
Quanta piaggeria e tracotanza traspare dalle loro dichiarazioni, quasi a voler ricordare ancora una volta ai generali come siano stati bravi a mettere in pratica i suggerimenti a loro dispensati con non poca arroganza nel corso delle audizioni parlamentari (Sic!).
Solo per fare un esempio di quanto poco abbiano capito, o voluto capire, loro e anche tutti gli altri parlamentari, del contenuto della sentenza della Corte costituzionale laddove, seppure con alcune limitazioni nelle materie di competenza, i giudici sancivano il diritto costituzionale di tutti i “militari” a costituire associazioni professionali a carattere sindacale basti, all’attento lettore, considerare che sebbene i giudici non abbiamo inteso fare alcuna distinzione tra le varie categorie di militari -infatti a mente dell’Art. 880 del decreto legislativo 66/2010 anche il personale della riserva e in congedo è sempre militare come pure quello in ausiliaria – l’articolo 1 , c. 2 della legge in parola dispone che “2. Il diritto di libera organizzazione sindacale, di cui all’articolo 39 della Costituzione, è esercitato dagli appartenenti alle Forze armate e alle Forze di polizia a ordinamento militare, con esclusione del personale della riserva e in congedo, nel rispetto dei doveri e dei princìpi previsti dall’articolo 52 della Costituzione.”. L’ARTICOLO COMPLETO CONTINUA SULLA PAGINA FACEBOOK DI LUCA MARCO COMELLINI, CLICCA QUI >>>
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