L’utilizzo del drone in ambito investigativo

Roma, 16 giu 2022 – Si può utilizzare il drone come sostituto del GPS per pedinare una persona oggetto di indagine? La normativa non si esprime esplicitamente. Sulla base degli orientamenti più accreditati, l’utilizzo del drone come sistema di pedinamento alternativo può essere ritenuto legittimo assicurando l’eliminazione di tutti i dati raccolti che siano eccedenti e non pertinenti la finalità dell’attività investigativa. Pertanto, terminato l’utilizzo del drone non si dovranno eliminare solo le informazioni riguardanti i terzi, ma anche tutte quelle notizie che con l’utilizzo del GPS non si sarebbero potute acquisire.

Se durante l’attività investigativa si lascia al drone un valore di solo supporto all’operato degli investigatori, in quanto strumento discreto e meno individuabile, così come accade per il GPS, allora le cose cambiano.

L’utilizzo del GPS come supporto al pedinamento, visualizzando la posizione del soggetto interessato e mettendo in condizioni l’investigatore di avvicinarsi in momenti favorevoli per la documentazione video-fotografica, è perfettamente lecito. Analogamente l’investigatore potrà pedinare il soggetto avvalendosi del drone, per poi avvicinarsi e documentare personalmente ciò che vede ad occhio nudo, mantenendosi così nell’ambito della consolidata liceità prevista dal GPS.

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