USMIA CARABINIERI – FESI 2021. L’ARMA RISARCISCE L’INDENNITÀ DI COMANDO CON I SOLDI DEGLI STESSI COMANDANTI DI TENENZE E STAZIONI

Roma, 25 giu 2022 – È delle ultime ore la tabella che indica gli importi definitivi del FESI (Fondo Efficienza Servizi Istituzionali) relativo all’anno 2021 che ogni Carabiniere andrà a percepire – o perlomeno si spera – con il prossimo statino paga del mese di luglio.  Tenuto conto che il Governo, anche in questa occasione, aveva stanziato gli stessi fondi del precedente anno, tutti i beneficiari si aspettavano che il relativo compenso economico non avrebbe subito alcuna variazione.

Purtroppo così non è stato. Infatti, l’unica categoria che vede il proprio FESI “depredato”, è proprio quella dei tanto osannati Comandanti di Tenenze e Stazione i quali, se da una parte hanno finalmente tutti OTTENUTO L’INDENNITÀ DI COMANDO, a prescindere dalla forza organica assegnata al loro presidio, DALL’ALTRA PERCEPIRANNO CIRCA 200 EURO IN MENO RISPETTO ALLO SCORSO ANNO E QUANTO PERCEPIRANNO QUEST’ANNO I COMANDANTI DI STAZIONE FORESTALE.

Praticamente possiamo dire, senza timore di essere smentiti, che il costo di un diritto maturato e non riconosciuto da anni, è stato risanato con i soldi degli stessi Comandanti di Tenenze e Stazione. Infatti, è desumibile pensare che tale decurtazione sia servita per istituire la nuova indennità a favore dei Comandanti Interinali (4 € lorde per ogni giorno di comando interinale), naturali sostituti dei titolari.

Per non essere fraintesi, questa Associazione è pienamente d’accordo con la gratificazione economica legittimamente riconosciuta a favore di chi assume il Comando in assenza del titolare, ma nel contempo non comprende perché l’onere della spesa debba gravare interamente sui citati Comandanti – chissà perché lo stesso criterio non venga adottato nei confronti di chi comanda interinalmente Compagnie o Gruppi.  

USMIA Carabinieri, ben lieta dei risultati raggiunti a beneficio dei colleghi che hanno migliorato le loro condizioni economiche, si dissocia fermamente dal criterio irragionevole adottato dal Comando Generale dell’Arma in questa occasione.

Un provvedimento, che vede utilizzare impropriamente parte dei fondi destinati agli stessi Comandanti di Tenenze e Stazione i quali, in ogni angolo d’Italia, nonostante le mille difficoltà, anche connesse con un’azione di comando sempre più limitata nell’autonomia e nella gestione del personale,svolgono incessantemente il loro insostituibile servizio a favore del cittadino lontano dai riflettori e da quei “palazzi” da cui dipende il benessere di migliaia di uomini e donne in uniforme. 

USMIA CARABINIERI

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4 thoughts on “USMIA CARABINIERI – FESI 2021. L’ARMA RISARCISCE L’INDENNITÀ DI COMANDO CON I SOLDI DEGLI STESSI COMANDANTI DI TENENZE E STAZIONI”

  1. E’ giusto cosi perche’ cmq quello che doveva percepire i titolare viene assegnato al suo temporaneo sostituto e quindi i conti tornano, non vedo perche’ chi assente debba percepirlo ugualmente a spese dello Stato. Se ci sei lo prendi , altrimenti lo prende quello che ti sostituisce .
    Lo stesso deve essere adottato anche ai livelli superiori alle tenenze o stazioni. Anche i generaloni assenti non devono percepire indennita’ che vanno assegnate a chi li sostituisce.

  2. Il comandante non è ASSENTE ma legittimamente in licenza, altrimenti il sostituto non comanderebbe interinalmente ma in sede vacante (e in quel caso percepirebbe il FESI come un comandante titolare).
    Non mi pare che per gli altri comandanti (compagnia, di gruppo o forestali) sia prevista una decurtazione per quando sono legittimamente in licenza

  3. A noi nel comparto navale se il comandante è assente, il sottordine il vice assume il comando e indennità e lo trovo personalmente giusto perché si assume le responsabilità al momento in mare e responsabilità sull’ equipaggio. Un saluto

  4. Se il Cte e’ in licenza cmq gli viene pagato lo stipendio, ma l’indennita’ di Comando essendo un indennita’ per il ruolo e il rischio per forza va ceduta a chi lo sostituisce, che in caso normale non riceve in quanto non comanda, altrimenti basta essere assenti a turno e tutti continuano a prendere soldi aggiuntivi per un compito momentaneamente a carico di chi e’ presente. Lo stipendio ilCTE lo prende uguale, decurtato della somma che in quel momento non si guadagna fisicamente, anche perche’ se succede qualcosa quando e’ legittimamente assente, ne risponde chi in quel momento e’ di BOTTE.

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