Roma, 5 dic 2022 – Vietato mettere in imbarazzo il datore di lavoro, cioè lo Stato, sui social network. Nella seduta di giovedì il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo Codice di comportamento per i dipendenti pubblici, la cui adozione era prevista dal decreto legge “Pnrr 2” dello scorso aprile.
E uno degli aggiornamenti riguarda proprio le regole di condotta dettate per l’uso delle piattaforme social, sulle quali “il dipendente” – si legge – “è tenuto ad astenersi da qualsiasi intervento o commento che possa nuocere al prestigio, al decoro o all’immagine dell’amministrazione di appartenenza o della Pa in generale”. Avrà rilievo disciplinare, dunque, ogni presa di posizione fuori dalle righe o giudicata inopportuna per il buon nome dell’ufficio pubblico.
Servirà fare attenzione anche a ciò che altri utenti postano sui propri profili: “Il dipendente utilizza gli account dei social media di cui è titolare in modo che le opinioni ivi espresse e i contenuti ivi pubblicati, propri o di terzi, non siano in alcun modo attribuibili all’amministrazione di appartenenza o possano, in alcun modo, lederne il prestigio”.
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