Roma, 21 dic 2022 – La vicenda si riferisce ad un inseguimento avvenuto tra i carabinieri ed un furgone. Secondo la prima ricostruzione dei fatti il giovane a bordo del furgone, non si sarebbe fermato all’alt intimatogli ed avrebbe tentato una rocambolesca fuga mettendo in pericolo la vita dei militari e di chiunque si fosse imbattuto sulla sua strada.
Giunto nei pressi di una stazione di servizio, il giovane avrebbe rallentato la sua corsa, spinta fino a quasi 200 km/h , e approfittando del fatto che il capopattuglia era nel frattempo coraggiosamente sceso dall’auto di servizio per sbarrargli la strada, ripartiva a folle velocità rischiando peraltro di investirlo.
Solo a quel punto al militare, secondo quanto ricostruito anche nel processo, non sarebbe rimasto altro da fare che aprire il fuoco, colpendo la ruota del furgone. Uno dei proiettili però sarebbe penetrato all’interno dei veicolo colpendo il giovane ad un polpaccio.