Roma, 24 dic 2022 – PARTE DI ARTICOLO RIPRESO DA ILMESSAGGERO.IT – (link a fondo pagina). Da tempo era entrato in intimità con la moglie del comandante. Beccati in “flagrante”, il carabiniere è stato trasferito per condotta ritenuta «disdicevole e poco opportuna». Una storia che arriva dalla provincia di Verona e che è andata oltre la semplice punizione.
Sono seguite anche due denunce e altrettante condanne a tre anni e 4 mesi di reclusione per «falso ideologico in atto pubblico», una delle quali è appena stata cancellata per prescrizione dalla Cassazione, riporta il Corriere del Veneto.
Dopo essere stato scoperto dal comandante-marito e un altro collega, il brigadiere è stato trasferito «per incompatibilità ambientale» presso un’altra sede, sempre nel Veronese. I fatti risalgono al giugno del 2008. La donna contesa è la moglie del comandante dei carabinieri di un importante centro vicino Verona.
Il matrimonio entra in crisi e nella coppia si insinua una terza persona, il collega del marito. Una volta scoperta la tresca amorosa, il brigadiere subì il procedimento disciplinare sfociato nel «trasferimento per incompatibilità ambientale»: una «punizione» che mirava a «stigmatizzare una relazione sentimentale con una donna sposata e non ancora separata legalmente».
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