USMIA: INSOSTENIBILI SPESE DI PENDOLARISMO DA PARTE DEI MILITARI IMPIEGATI SULLE ISOLE MINORI SICILIANE- NECESSARIO L’URGENTE INTERESSAMENTO DELLE AUTORITA’ POLITICO – MILITARI

Roma, 31 dic 2022 – USMIA. È successo di nuovo! L’ennesimo aumento tariffario dei collegamenti marittimi veloci da parte della Società di Navigazione che garantisce i collegamenti in Sicilia, in particolare da e per le Isole Eolie, lascia nel più totale sconforto la classe di pendolari, giornalieri, appartenenti alle Forze Armate e Forze dell’Ordine che si ritrovano sempre più penalizzati rispetto ad altre realtà italiane. L’insostenibile aumento dei prezzi dei titoli di viaggio era già stato rappresentato da USMIA in precedenti comunicati, a seguito dei quali erano scaturite due interrogazioni Parlamentari svoltesi nei mesi di giugno ed ottobre scorsi.  

Ebbene, a decorrere dal pomeriggio di oggi la Società di Navigazione interessata ha diramato disposizioni alle proprie biglietterie concernenti il rilascio dei nuovi abbonamenti che consentono al lavoratore in possesso di un contratto di durata superiore a tre mesi, di poter usufruire di una scontistica rispetto alla tariffazione ordinaria, la quale comporta, tuttavia, un abnorme incremento che, a seconda dei casi, configura una maggiorazione fino al 95% dei prezzi precedentemente applicati.

Il prezzo d’acquisto del nuovo abbonamento carnet costringe, ad esempio, il pendolare a sostenere la spesa di viaggio per una singola giornata lavorativa A/R da Milazzo a Lipari pari a € 20,58 e, conseguentemente, la spesa media mensile di viaggio di un militare che garantisce il minimo di cinque giorni di presenza a settimana (46 corse mensili), ammonterebbe a circa 475,00 €. Tale Cifra aumenta ulteriormente a seguito dei frequenti rientri presso le sedi di lavoro, al di fuori del normale orario di servizio, per situazioni di emergenza o comunque per esigenze operative connesse ai compiti Istituzionali attribuiti alle diverse Amministrazioni dello Stato. In tal caso, gli oneri mensili da sostenere e che gravano esclusivamente sulle economie personali e familiari degli interessati, possono raggiungere o superare anche i circa € 500 mensili, pari in media a circa 1/3 dello stipendio medio netto di un Servitore dello Stato che con le proprie esigue risorse deve naturalmente sostenere le prioritarie esigenze del proprio nucleo familiare, normalmente residente, anche per effetto degli specifici iter di impiego adottati dalle Amministrazioni, in sede diversa da quella di servizio.

Tale situazione non può lasciare indifferente il Vertice Politico – Militare e le Autorità politiche sia al livello nazionale che regionale. Si auspica, pertanto, che esse vogliano intervenire, per quanto di rispettiva competenza, con ogni possibile urgenza al fine di adottare soluzioni idonee, risolutive e definitive che consentano di mitigare la sensibile e insostenibile condizione di disagio che riguarda militari delle FF.AA. e delle FF.PP. chiamate a garantire in maniera continuativa la sicurezza dei nostri concittadini.

Roma, 31 dicembre 2022

 LA SEGRETERIA GENERALE USMIA

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