Roma, 8 gen 2023 – Roma, quartiere Tor Bella Monaca, uno dei territori di periferia dell’interland romano tra i più degradati, ove si rileva un preoccupante tasso di criminalità.
La Stazione Carabinieri, spesso l’unico baluardo dello Stato che, solo grazie al sacrificio, al coraggio e alle numerose rinunce di un “pugno” di uomini e donne in uniforme, riesce a garantire quel prezioso servizio di prossimità, in favore dei cittadini, che solo l’Arma è in grado di assicurare alle comunità dislocate su tutto il territorio nazionale.
Così esordisce il Segretario Generale Usmia Carmine Caforio prima di commentare duramente la vile aggressione avvenuta ieri sera contro i Carabinieri di Tor Bella Monaca mentre svolgevano un servizio di protezione ad una donna altrettanto coraggiosa – Presidente dell’associazione “Torpiùbella”– che, in più occasioni ed in prima persona, non ha esitato a denunciare le attività di spaccio e traffico di stupefacenti nel quartiere.
Una violenza inaudita contro i militari da parte dei pericolosi malviventi, i quali, non appagati della grave turbativa all’ordine e alla sicurezza pubblica generata nel quartiere, tentavano persino di investirli. “Pura follia criminale”, aggiunge Caforio e conclude: un attacco al “braccio operativo dello Stato” che, oltre alla vicinanza già dimostrata dalla scala gerarchica dell’Arma nei confronti dei militari feriti, auspica una risposta immediata e tangibile da parte delle Autorità politiche di riferimento. Fonte: Usmia.it