SIULM: “BOERI CHIEDA SCUSA…”

Roma, 1 feb 2023 – Io Luigi e tantissimi iscritti al Sindacato SIULM siamo sconcertati per quanto, sulla televisione di Stato, è stato affermato dal, per fortuna ex, presidente dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS). Ci sembra quasi impossibile che si possano diffondere informazione così imprecise e fuorvianti riguardati i Militari e i loro emolumenti pensionistici.

Domenica sera, nella trasmissione “Che tempo che fa”, l’ormai rimosso nel 2019 dalla carica di presidente dell’INPS – Signor Tito Boeri, replicava alla domanda sull’innalzamento delle spese militari al 2% del PIL riferendo che gran parte dei costi del bilancio della Difesa erano impiegati per pagare “salari” e “pensioni”. L’attenzione del Boeri poi si è focalizzata proprio sulle pensioni, che a suo dire sono: “…pensioni molto ricche”. Specifica altresì che:  “…prendono una pensione doppia rispetto ai contributi versati……”. E’ sconcertante che una persona che ha ricoperto un incarico così prestigioso apostrofi come privilegiati i servitori dello Stato con le “Stellette”. Il Signor Boeri, forse dimentica che siamo presenti nei teatri operativi più caldi del mondo oltre che nelle strade, nelle stazioni e negli aeroporti di tutto lo “Stivale”, come sicuramente non sa che siamo i Militari peggio pagati in Europa. Ci saremmo aspettati che nel suo pregresso incarico di presidente dell’INPS avesse maturato la conoscenza che la pensione di un qualsiasi lavoratore, compresi anche i Militari, è il risultato del Montante contributivo versato all’INPS durante tutta la vita lavorativa. Quando durante l’intervista ha parlato di pensione privilegiata concessa ai militari, ho anche ipotizzato che all’ex presidente non andasse giù che un soldato vittima di uno spiacevole incidente nell’esercizio delle sue funzioni, percepisca una piccola maggiorazione sull’assegno pensionistico. Il Boeri ha poi richiamato l’attenzione dei telespettatori facendo riferimento ad un altro strumento, “l’ausiliaria”. Mi chiedo, ma l’ex presidente sa cosa è richiesto a coloro che accedono in “ausiliaria”?!?!?! Io e gli iscritti che mi onoro di rappresentare la invitiamo a tornare al suo attuale lavoro, con la speranza che non metta più “mani e piedi” nell’ INPS.

Voglio rimarcare che domanda del dottor Fazio era tutt’altra, ma l’amatissimo Boeri ha voluto esternare, probabilmente, tutto il suo livore per gli uomini in divisa approfittando di un importante palcoscenico mediatico. Parlare di pensioni “privilegiate” e “ausiliaria”, facendo passare tali strumenti come dei benefit riteniamo sia stato oltre che sbagliato anche inopportuno.

Egregio ex presidente, perché non si è spinto a parlare delle motivazioni per le quali l’Ente che Lei gestiva è in dissesto?!?!?! Forse in questo ambito avrà argomentazioni più concrete e molta più competenza!!

Dottor Boeri prima di porgerLe i miei saluti e quelli di tutti i servitori di questo paese iscritti al SIULM, la invito a partecipare ad una delle nostre missioni internazionali, avendo cura di richiedere l’autorizzazione alle Autorità competenti. Solo così potrà comprendere i sacrifici ai quali si sottopone un militare per il bene della Patria e per permettere a tanti ed in particolare ai colletti bianchi come lei, di poter parlare liberamente.

Istrana, 31/01/2023  

IL PRESIDENTE
Luigi Tesone

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14 thoughts on “SIULM: “BOERI CHIEDA SCUSA…””

  1. Non è Boeri a dover chiedere scusa. Lui è una delle tante pedine che hanno fatto carriera grazie al PD che come noto detesta le Forze Armate. È Fazio che deve chiedere scusa. Come può far insultare decine di migliaia di persone che hanno versato tasse e contributi per 40 anni

  2. Buongiorno, ho servito in AM per 42 anni (compresi gli anni di volo riscattati) e sono andato in pensione nella riserva. La mia è una pensione più che buona e non mi lamento ma vorrei far notare che l’istituto del moltiplicatore al quale io non ho potuto accedere per motivi anagrafici, mi sembra un po’ esagerato. Vada per l’ausiliaria, che come diceva un collega, bisogna fare un concorso per accedervi,al di là delle parole di Boeri,penso che noi militari ,pur con il nostro status,siamo comunque abbastanza privilegiati (io le vedo le pensioni dei miei amici non militari e vi assicuro che sono molto basse , come quella che prenderà mia moglie dopo 40 anni di lavoro con una laurea che sarà meno della metà della mia (40 anni effettivi). Quindi non facciamo tragedie quando qualcuno dice qualcosa che non ci garba e riteniamoci fortunati. Un saluto a tutt.

  3. Io credo che troppo alte siano le pensioni dei dirigenti militari con il grado di ufficiale e generale che prendono il doppio, il triplo e anche il quintuplo dei marescialli. I 2.200 euro circa che prende un militare non dirigente in pensione dopo 40 anni di lavoro non e’ cosi’ tanto. Dimentichi lo status, l’impiego a 360 gradi, le missioni, il rischio, i corsi e studi svolti, le guardie svolte, il volo aereo se svolto, il contatto con radar se svolto, il contatto con materiali pericolosi e/o radioattivi se svolto, il maneggio delle armi, e aggiungiamoci anche altre limitazioni previste. Quindi io non ci vedo nessun privilegio per 2.200 euro di pensione.

  4. Una lettera andrebbe inviata al direttore del tg3. Che ha permesso a Berio di fare certe affermazioni in danno dei militari e forze di polizia.
    Il signor Boeri queste affermazioni le faceva anche quando era presidente di Inps. Che Aveva segnalato al governo di allora di rivedere la pensionistica dei militari

  5. Per Angelo..
    Evidentemente non hai ben compreso il discorso di Boeri.
    Il vigente sistema pensionistico ovvero contributivo non è aderente alle abbominevoli affermazioni che il prof Boeri ha bestemmiato in trasmissione ma l aspetto che più mi fa specie e che il conduttore abbia consentito tutto questo senza rendersene conto…

  6. Ma il prof. Boeri quanto prende di Pensione è quanto ha preso di liquidazione dall’ INPS. Mah Mistero

  7. Ma Boeri parla per altri e non si domanda che il suo stipendio e la sua futura pensione e dei suoi amici politici nel mondo intero è una vergogna nazionale per i loro fittizi contributi versati a fronte di un stipendio che vale per un militare un anno di servizio

  8. E che cosa ci dice il caro Boeri a proposito dei ricchi vitalizi attribuiti ai parlamentari in galera per reati di mafia?

  9. Per Salvatore.
    Il signor Boeri si riferisce sicuramente ai grandi vertici .Io in persona non mi sento toccato dato che quelle pensioni privilegiate NON le prenderò mai

  10. Per Arcangelo:
    Sono d’accordo con quello che dici, allora siccome chi si è arruolato dopo il 96 avrà una pensione sicuramente più bassa della nostra ( io sono andato con il misto,essendo rimasto fuori dal retributivo per pochi mesi, e non ho avuto né moltiplicatore né ausiliaria), facciamo in modo che i privilegi di cui parlavo, si applichino a loro. Facciamo gli onesti ,il moltiplicatore è proprio un regalo senza senso in quanto aumenta la pensione di molto, a parità poi di anni di servizio per chi si è arruolato dopo i 19 – 20 anni; per l’ausiliaria, in 40 anni di naja, non mi risulta che sia mai stato richiamato qualcuno. Applichiamola seriamente, poi voglio vedere chi ci opta.
    Quindi per concludere, senza polemiche assolutamente ma solo esprimendo un pensiero, continuo a ritenermi un privilegiato, nonostante abbia servito il mio paese degnamente. Come disse un ufficiale ad un saluto di un pensionato, bisogna smettere di dire grazie , in questo caso alla AM, per quello che ci ha dato,ma bisogna che la AM dica grazie a noi per gli anni che le abbiamo dedicato.
    Un saluto a tutti.

  11. Trovo “assordante” il silenzio dello STATO MAGGIORE DIFESA e spero, ma credo illusoriamente, in una apparizione , nella medesima trasmissione, del Signor Capo di Stato Maggiore della Difesa più che del Ministro Crosetto, per un doveroso scatto di orgoglio a difesa dei cittadini in uniforme di questo Paese che, richiede il nostro intervento nei peggiori casi di calamità naturali, disastri di vario genere e perfino a pattugliare strade e piazze, cosa che competerebbe ad altri, ma a noi ci può essere comunque imposto e costiamo soltanto qualche pasto o addirittura panini e una branda per l’accasermaggio, non certo hotel di prima categoria e pasti presso ristoranti…per il resto, l’ opinione pubblica, del mondo cosi detto “intellettuale” e soprattutto una parte della politica, talvolta anche trasversalmente al di là di facili ma non altrettanto realisti slogan pro militari, è pronta a buttarci nell’indifferenziata.
    Sarebbe bello vedere che qualcuno di davvero autorevole e magari non asservito alla politica, oltre quanto previsto dai doveri del proprio status, spiegasse al “dottor” Fazio e a Boeri, che ha dimostrato ignoranza e ostilità con la sua vigliacca ed assolutamente incompleta esposizione, che noi non siamo cittadini comuni, che non siamo comuni lavoratori, con il massimo rispetto per ogni categoria di essi, che prima di avere un contratto ed una remunerazione prestiamo un giuramento solenne, che abbiamo rinunciato a non pochi diritti per poter essere militari, che non possiamo scioperare, che possiamo essere trasferiti ogni qual volta qualcuno “ in alto” lo decida ( personalmente solo quattro volte, ma c’è chi può “vantare” numeri più elevati) e soprattutto che se non tutti, tanti tra noi ricoprono mansioni operative, ognuno per la propria specialità, con rischi tutt’altro che trascurabili; decessi e ferite gravi in servizio non ci mancano di certo, sia in operazioni reali che in addestramento, dentro e fuori dai confini nazionali…voglio ricordare a tutti l’ ultimo evento successo in cui ha perso la vita, solo poche settimane fa, un nostro collega, Maresciallo dei Carabinieri dei reparti di soccorso alpino, a causa di una valanga…qualcuno dovrà pur dirlo a quella “fulgida mente” di Boeri, al “dottor” Fazio e alla dirigenza Rai….o no??!
    Mi dispiace anche vedere che di queste cose se ne dimentica, ahi noi, anche qualche nostro collega a riposo, benché a suo dire, proveniente dagli equipaggi di volo dell’ aeronautica, tra i quali, desidero ricordargli, non sono state poche le vittime e i feriti gravi in servizio.
    Di essi, solo nel mio Reparto, ogni anno celebriamo una cerimonia per ricordarne 14…e parlo solo del tempo di pace!
    Credo di poter dire senza peccare di presunzione o boria, che questi sono aspetti che vanno ben oltre qualsiasi titolo di laurea o posizione dirigenziale in ambito civile….semplicemente perché quando occorre davvero, il cittadino richiede una pattuglia dei carabinieri, l’intervento dei vigili del fuoco, l’evavaquazione e/o il soccorso con aeromobili o natanti militari, specie in condizioni marginali, perché in quelle più permissive si lascia spazio ai civili, altrimenti come lavorano??!…e ancora, in situazioni di crisi internazionali, fino a giungere ai conflitti armati, sono i militari quelli chiamati in causa, non i Boeri, i Fazio o gli intellettuali radical-chic tanto in auge nel nostro Paese….cerchiamo di non dimenticarlo almeno noi!!!
    Nei Paesi in cui le forze armate, da sempre, hanno scopi ben precisi e inequivocabili, come dovrebbe ormai essere anche da noi, i militari, a 60 anni sono in pensione da da almeno 10 anni e probabilmente di piu:
    – Stati Uniti: servizio max a 24 anni estendibile fino a 30…poi ti congedano d’autorità, ad esclusione dei vertici e pochi altri.
    – Regno Unito: servizio max 23 anni…poi congedo d’autorità…ad eccezione di Ufficiali destinati oltre il grado di Capitano/Maggiore ( molto inferiori ai nostri percentualmente) e dei cosiddetti Marescialli di reggimento ( anch’essi esigui )
    – Francia: difficilmente si va in pensione oltre i 50 anni di età.
    Tutto ciò per un semplice motivo: un militare, qualsiasi sia la sua mansione, deve comunque essere impiegabile al combattimento e al relativo impiego delle armi, anche solo a scopo difensivo per se stesso e per la sua unità, cioè deve essere fisicamente, prima ancora che tecnicamente, idoneo a farlo….e purtroppo, per quanto ci si possa allenare e tenersi in forma, oltre i 40, il decadimento fisico inizia a fare il suo lavoro.
    Concludo questa non breve esposizione del mio pensiero con una considerazione:
    Probabilmente, una non trascurabile quota di stipendi e relative pensioni militari potrebbe essere risparmiata destinando non poche mansioni di carattere logistico/amministrativo ai ruoli civili: tipo compiti di segreteria senza particolari norme di tutela del segreto, servizi amministrativi, magazzini di materiali non “sensibili” ecc. ecc..
    Forse ciò’ porterebbe anche a sbloccare maggiori risorse per arruolare nuove leve in numero più cospicuo, da indirizzare prioritariamente in ruoli operativi, magari remunerando codesti incarichi come meriterebbero, ma non voglio addentrarmi troppo in questi aspetti, altrimenti qualcuno mi dirà che voglio “la guerra tra poveri”.

  12. X@nessuno.
    Ti sei autoincensato abbastanza, con tutto il rispetto del compato sicurezza difesa e soccorso pubblico ti invito a rappresentare solo il tuo pensiero e a non criticare e giudicare l’operatività lavorativa del mondo civile costretta a lavorare fino a 68 anni con stipendi e pensioni diverse .

  13. PER ENRICO PALAZZESI…beh…intanto non so se hai letto bene il titolo di questa pagina web…poi io non ho criticato assolutamente il mondo del lavoro senza stellette…anzi anche lì ci sono molte iniquità, a partire dall’ ingiustizia che chi ha iniziato a lavorare in fabbrica o nei campi in età adolescenziale debba essere costretto a lavorare fino ai limiti previsti per chi ha iniziato ben più tardi…e tante altre.
    Ma resta il fatto che per essere militari o appartenenti alle forze dell’ordine, soprattutto alle loro componenti operative, è necessario avere una caratteristica fondamentale, una ragionevole efficienza fisica, propria di chi può o deve poter impiegare armi in un certo modo e non certo tirando ad una sagoma statica, a maggior ragione se parliamo di reparti di prima linea, equipaggi di volo e naviglio da combattimento, mezzi corazzati, forze speciali…ecc…ecc…e altrettanto dicasi per le forze di polizia.
    Nel mondo civile queste caratteristiche non sono richieste, se non per alcune professioni davvero particolari, come per sommozzatori e palombari e piloti e assistenti di volo e credo poche altre…senza dimenticare però che il volo civile non è paragonabile per stress psico fisico a quello militare e così pure per l’attività subacquea ecc. ecc…ecc…
    Vedi, è la parolina “militare” che cambia significativamente le cose.
    Tuttavia, siccome in questo sito web , sono più frequenti le rivendicazioni di carattere economico e/o pseudo sindacale, non sempre compatibili con la scelta fatta, spesso si perde l’essenza vera del nostro essere, nel bene e nel male, con vantaggi e svantaggi, cioè appunto, rivendicare a voce alta la nostra specificità, l’essere militari, con tutto ciò che ne consegue e spesso sono restrizioni, obblighi e limitazioni delle libertà che non verranno mai estese ad un altro tipo di cittadino.
    Qui si parla di lavoro, mentre si dovrebbe parlare di servizio, per il proprio Paese, per il quale bisogna essere disposti, quando necessario, a mettere la propria vita in gioco.
    Forse non accade così spesso, o almeno così appare agli occhi di tanti, anche perché molte cose non le pubblicizziamo e forse facciamo male.
    In ogni caso, se volessi cimentarti in una opportuna ricerca, ti invito a scovare qualche paese, del mondo occidentale o comunque evoluto, in cui i militari hanno trattamenti di qualità inferiore ai nostri .
    Credo, con buona ragion di causa, che faticherai a trovarne.

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