Roma, 1 feb 2023 – (ANSA) – La scelta di destinare il 2% del Pil alle spese per la Difesa “non è stata fatta da me, risale al 2014 ed è stata ribadita da tutti i Governi che sono seguiti.
Io sono stato l’unico ad aver detto alla riunione Nato di ieri che il 2% è un obiettivo difficile da raggiungere, stante le condizioni finanziarie.
Noi siamo all’1,38%, da qui la proposta di scorporare le spese per la Difesa dai vincoli di bilancio”. Altrimenti “noi saremo i ‘Pierini’ della Nato, gli unici a non raggiungere l’obiettivo del 2% quando altri parlano già di 3% o 4%”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nella sua audizione sulle linee programmatiche alle commisioni riunite Difesa Camera ed Esteri e Difesa Senato.
“La Nato – ha sottolineato Crosetto – non è guerrafondaia: c’è una percezione di insicurezza nel mondo, lo scenario internazionale è problematico. Non solo per l’Ucraina, io sono preoccupato per il fronte Sud dove il terrorismo sta crescendo: il tema principale nei prossimi anni sarà l’Africa”. (ANSA).
Però abbiamo l’ausiliaria e L’aspettativa riduzione quadri che sono a spese dei contribuenti
Il problema e’ che con l’approssimarsi della massa dei graduati dei primi corsi, diciamo tra neanche 10 anni, andranno in pensione e quindi tutto verra’ tolto per ovvie ragioni di bilancio.
Ma dove vogliamo andare, che non abbiamo medici nei Pronto Soccorso ! Fate le persone serie !!
Per Giova…i medici al pronto soccorso non ci sono perché questa categoria, anzi questo ordine, può permettersi di esercitare sia nel pubblico che nel privato, anche contemporaneamente e anche fornendo prestazioni private nelle strutture pubbliche, non dimenticarlo.
Ciò non avverrebbe se tutti i medici degli ospedali ruotassero con turnazioni obbligatorie nei pronto soccorso, almeno nei primi dieci anni di servizio pubblico.
E magari sarebbero da far sparire le prestazioni private negli ospedali, come pure la possibilità di essere sia pubblici che privati.
Se la sanità pubblica è quel che è non è certo colpa della Difesa o di un eventuale 2% di PIL che la renderebbe, semmai, un po’ più dignitosa in ogni aspetto.