Collocamento in aspettativa per riduzione di quadri (a.r.q.) – anno 2023

Roma, 17 feb 2023 – COLLOCAMENTO IN ASPETTATIVA PER RIDUZIONE DI QUADRI

Le istanze di collocamento in aspettativa per riduzione di quadri (a.r.q.) degli Ufficiali delle Forze Armate e dell’Arma dei Carabinieri, con esclusione degli Ufficiali appartenenti al ruolo forestale iniziale dell’Arma dei Carabinieri, in servizio permanente dovranno essere presentate  utilizzando tassativamente il modello allegato B, da compilare in ogni sua parte– entro le sottonotate date:

‐ 7 aprile 2023, da parte degli Ufficiali appartenenti al “1° blocco” (ovvero, gli Ufficiali nei diversi gradi di Generale e Colonnello, e gradi corrispondenti, in servizio permanente);

‐ 17 novembre 2023, da parte degli Ufficiali appartenenti al “2° blocco” (ovvero, gli Ufficiali nei diversi gradi di Generale e Colonnello, e gradi corrispondenti, in servizio permanente, ai quali sia stata attribuita la promozione ai suddetti gradi successivamente al 7 aprile 2023).

Al riguardo, si precisa che farà fede, per il termine di presentazione, la data di assunzione a protocollo da parte del Reparto/Ente di appartenenza, dell’istanza stessa, con data certa e documentata.

b. La domanda può essere presentata da tutti gli Ufficiali che rivestono i gradi di Generale e di Colonnello e gradi corrispondenti, sempreché siano in possesso, al 31 dicembre 2023, di almeno uno dei requisiti soggettivi stabiliti dall’articolo 909, comma 1, lett. a) e b), del Decreto Legislativo 15 marzo 2010, n. 66, ovvero:

‐ anzianità contributiva pari o superiore a quaranta anni (lett. a);

‐ trovarsi a non più di cinque anni dal limite di età previsto per il grado e il ruolo di appartenenza (lett. b).

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2 thoughts on “Collocamento in aspettativa per riduzione di quadri (a.r.q.) – anno 2023”

  1. Per POLEMICO…dai tuoi commenti non si riesce a capire se sei un militare, un appartenente alle forze dell’ordine, oppure un semplice lettore e libero commentatore di temi e problematiche proprie dei militari e/o forze di polizia.
    Voglio pensare che appartieni alla seconda categoria citata.
    In tal caso potresti informarti sullo stato in cui versano infrastrutture e mezzi militari, il cui mantenimento in efficienza e’ sovente deteriorato gravemente o molto seriamente e aeromobili, naviglio, mezzi corazzati ecc. ecc., sono spesso soggetti a pericolose quanto purtroppo necessarie “cannibalizzazioni” per garantire una ragionevole o almeno sufficiente efficienza, ma solo di una ridotta percentuale degli stessi…e se vogliamo parlare di equipaggiamento personale, si è spesso costretti ad acquistare su opportuni siti ciò che i magazzini non sono in grado di garantire per carenze di adeguate scorte, praticamente da sempre.
    Nel caso in cui tu fossi un militare o delle forze dell’ordine, mi chiedo quale sia la tua visione dello stato di efficienza delle FFAA o FFOO, perché riguardo ai trattamenti amministrativo/economici, si può sicuramente discutere di sprechi e di eventuali razionalizzazioni di spesa, ma a tutti i livelli, magari partendo dalle inequita’ alla base di ogni altra, cioè la mancanza di differenziazione tra chi ricopre incarichi REALMENTE OPERATIVI e chi ne ricopre di altro genere, perché non mi risulta che un soldato, sottufficiale o ufficiale di un plotone, compagnia…ecc.ecc. percepisca un centesimo di più rispetto al suo paritetico di una segreteria, fureria o magazzino…altrettanto dicasi per le forze di polizia.
    Questa iniquità assoluta spinge molto personale a cercare incarichi meno scomodi e magari anche più remunerativi, dal momento che in un ufficio o magazzino il CFI si può organizzarselo anziché sudarselo con zaino in spalla e fucile imbracciato, o rischiando con servizi di pattuglia per le strade delle nostre città in cui se si ferma per controllo un cittadino si rischia il tribunale o peggio….vediamo di mettere i giusti puntini sulle i.
    Forse se molte mansioni d’ufficio e supporto logistico, almeno quello non strettamente legate all’attività operativa, passassero a dipendenti civili, si potrebbero risparmiare non poche risorse.
    Altrettanto avverrebbe, credo, se i militari o carabinieri, finanzieri ecc. ecc. giudicati inidonei ai ruoli operativi passassero direttamente ai ruoli civili, naturalmente con le ovvie conseguenze amministrative del caso e potremmo assistere, magari, ad una forte riduzione di richieste di infermità parziale per servizio, fatto salvo per casi in cui davvero si rimane gravemente feriti o parzialmente infermi per servizio.
    Ma purtroppo, ancora adesso, i cinque cumulativi spettano a tutti, che si presti servizio su di un sottomarino o in una segreteria o magazzino, e le maggiorazioni dell’operativa di base competono soltanto ad alcune mansioni particolari o speciali…per cui, perché continuare a sfondarsi la schiena con caldo asfissiante o freddo gelido con in dosso decine di chili di armi ed equipaggiamento?….perché continuare a essere parte degli equipaggi del nostro naviglio?…perché continuare a prendersi la responsabilità di mandare in volo aeromobili militari anche armati?…perché continuare a rischiare per le strade per servizio di pubblica sicurezza o combattere contro la criminalità…ecc…ecc…quando se ti piazzi su una seggiola davanti ad un computer, con aria condizionata d’estate e riscaldamento a palla in inverno, lo stipendio e le indennità non cambiano di un centesimo e magari ti arriva pure qualche CFI in più??!
    Ecco, forse bisognerebbe riflettere un po’ più ad ampio raggio e per tutti i ruoli, senza distinzioni.

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