SOLDATESSE, NON DOVETE ACCORCIARE LE DIVISE!

Roma, 27 mag 2023 – “Soldatesse, non dovete accorciare le divise: se mostrate il sedere, qualcuno fraintende…” «Se mostrate il fondoschiena in un ambiente ad alta densità maschile si rischiano fraintendimenti».

La recente dichiarazione del Sottufficiale di Corpo del 232o Reggimento Trasmissioni di Avellino, apparsa oggi su alcune autorevoli testate giornalistiche nazionali, ha
suscitato grande indignazione e sconcerto. La sua affermazione sessista e discriminatoria è inaccettabile e non può passare inosservata.

Sebbene il T.U.O.M. all’art. 720 co. 3 sancisca che il militare non deve in alcun caso modificare o alterare l’uniforme, le parole che il Sottufficiale di Corpo ha utilizzato per, presumibilmente, ribadire la succitata norma, non solo rivelano una mentalità retrograda, ma anche una mancanza di rispetto per le donne che servono nella sua unità. Inoltre, in un momento in cui la parità di genere e il rispetto delle diversità sono temi centrali nella società, è deplorevole che esistano ancora persone che non comprendono l’importanza di questi valori.

Questa O.S. ritiene che il Comando del Reggimento abbia il dovere di tutelare la dignità e la professionalità di tutti i suoi effettivi, indipendentemente dal genere; pertanto, chiediamo che il Sottufficiale di Corpo si scusi pubblicamente per le sue parole sessiste e discriminatorie e che il Comando del 232° Reggimento Trasmissioni di Avellino introduca tutti gli accorgimenti necessari a garantire un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso per tutte le donne che vi lavorano.

Inoltre, invitiamo tutti a riflettere sulle conseguenze delle dichiarazioni effettuate dal Sottufficiale, al fine di lavorare insieme per creare un mondo in cui le donne possano essere libere di essere sé stesse senza temere di essere giudicate o discriminate.

Un evento di questo genere, deve necessariamente portare i Comandanti a tutti i livelli a riflettere sulla responsabilità in capo ad ognuno di loro, al fine di promuovere un ambiente di lavoro rispettoso e inclusivo per tutti i suoi effettivi.

IL DIRETTIVO NAZIONALE
S.I.A.M.O. Esercito

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2 thoughts on “SOLDATESSE, NON DOVETE ACCORCIARE LE DIVISE!”

  1. Modificare la divisa viola una regola del t.u.o.m. e di conseguenza è punibile in sede disciplinare. L’affermazione per quanto possa sembrare colorita a mio avviso è una dichiarazione fatta in tono paternalistico. Se un padre mette in guardia una figlia non lo si mette in croce, quindi il sottufficiale di corpo ha compiuto un gesto a mio avviso giustificabile. Forse chi giudica la frase avrebbe preferito che si avviasse un provvedimento disciplinare nei confronti del militare che ha apportato modifiche all’uniforme invece di fargli la paternale?

  2. Sono d’accordo con DARIO…ma la tanto sventolata parità del genere femminile dove sta ??
    nel fare eccezioni nei loro riguardi oppure nello smettere di metterle in vetrina e trattarle davvero alla pari, anche quando sbagliano??!
    Il TUOM giustamente citato non credo stabilisca che uniformi, qualora utilizzate da donne possano essere “femminilizzate”, oltre un ragionevole attagliamento personale, sempre che ciò si renda necessario, specie quelle da combattimento e/o per particolari mansioni…anche perché l’uniforme ordinaria femminile è già differente dalla maschile.
    Ancora una volta i sindacati hanno perso un’ occasione per occuparsi di faccende serie e realmente attinenti all’essere militari, per di più dando addosso ad un sottufficiale anziano che anziché applicare il Regolamento per modifiche inappropriate all’uniforme regolamentare, ha preferito rivolgere un consiglio a giovani militari, benché di sesso femminile, magari con toni e parole che in passato non avrebbero destato alcun risentimento…perché siamo sempre stati militari anche in questo, coi nostri modi, con rudezza ma anche con un po’ di sana goliardia.
    Ma da quando ci sono loro, le donne, bisogna stare attenti anche a cosa è come si dice, per quanto possa essere banale o benevolo.
    Io credo che chiunque decida di intraprendere la carriera militare, al di là del genere cui si appartenga, dovrebbe essere mentalmente elastico da comprendere subito che non è un’attività impiegatizia, ma ben altro, in ogni aspetto….e comunque per Voi del SIAMO:
    In ambiente militare le scuse non esistono, dovreste aperto, se non a livello di dialogo personale e privato tra militari, ma esistono le regole…e dovreste sapere anche questo.
    Se ritenete che il Sottufficiale di Corpo in questione abbia realmente sbagliato, è Vostro dovere ( forse, ma lo è ancor prima dei Suoi superiori gerarchici…e magari evitando che venga sottoposto a pubblica gogna specie se sui media…) chiedere che venga avviato un procedimento disciplinare, assumendovi Voi in prima persona, eventualmente, la responsabilità disciplinare e se necessario anche penale di una simile presa di posizione.
    In caso contrario fareste meglio a chiedere pubbliche scuse…

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