Roma, 24 giu 2023 – “Finalmente é arrivata la tanto attesa sentenza della Corte Costituzionale in merito alle tempistiche di pagamento dei trattamenti di fine servizio (Tfs) per i dipendenti pubblici. La Corte Costituzionale ha riconosciuto come incostituzionale l’accredito differito, obbligando così il governo ad adottare nuove regole.
È incostituzionale che i dipendenti pubblici che vanno in pensione debbano attendere anni per vedersi assegnata la liquidazione e lo ha sentenziato la Corte Costituzionale con la decisione n.130, puntando il dito contro il differimento e la rateizzazione del Tfr e del Tfs dei dipendenti della Pa, in quanto non ottempera al
‘principio della giusta retribuzione, contenuto nell’art. 36 della Costituzione’. La Corte Costituzionale, dunque, non ha dubbi: bisogna ‘rimuovere subito il vulnus’. Ad oggi, la liquidazione arriva dopo almeno due anni, se non addirittura sette, nei casi di pensione anticipata, anche a rate quando l’importo supera i 50.000 euro. Il differimento della liquidazione del Tfs/Tfr per i dipendenti pubblici è stata
un’operazione emergenziale per fare cassa, la cui perpetuazione risulta oggi ingiustificabile. Una vera e propria appropriazione indebita da parte dello Stato perché il Tfs/Tfr ha natura di salario differito e in quanto tale è costituzionalmente tutelato. Il differimento determina, invece, una fattispecie discriminatoria a danno dei lavoratori pubblici rispetto a quelli privati, per i quali la liquidazione avviene immediatamente.
Il differimento del pagamento del Tfs e Tfr, non solo erode il potere d’acquisto, ma pregiudica in maniera significativa la vita dei colleghi, costringendoli a pagare una penalizzazione qualora decidessero di avvalersi dell’anticipo offerto dall’Inps o dalle banche.
USIF, dunque, chiede al Governo l’immediata rimozione del vulnus rilevato dalla Corte Costituzionale e la previsione di un risarcimento per tutti quei dipendenti pubblici che ancora oggi, a distanza di 2 e 7 anni, stanno aspettando di ricevere il loro salario differito”. Così in una nota Vincenzo Piscozzo, Segretario Generale dell’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF).
bene era ora, ora vediamo le tempistiche con cui il governo ottempera