Roma, 3 feb 2025 – Riceviamo e pubblichiamo. USMIA ESERCITO continua la sua battaglia per il riconoscimento di un trattamento economico equo per i Volontari in Ferma Prefissata (VFI e VFP4), pilastro fondamentale dell’Esercito Italiano e risorsa indispensabile per il futuro della Forza Armata.
L’attuale quadro normativo e retributivo penalizza fortemente questi militari, a cui viene richiesta un’elevata professionalità e un intenso percorso formativo, ma che si trovano a subire condizioni economiche meno vantaggiose rispetto ai colleghi delle Forze di Polizia. A ciò si aggiunge un tasso di impiego sempre più elevato, con un crescente livello di usura psicofisica, senza un adeguato riconoscimento economico e previdenziale.
Cosa chiediamo?
USMIA ESERCITO ritiene necessario allineare il trattamento economico fisso e accessorio dei Volontari in Ferma con quello del personale in ferma delle Forze di Polizia, attraverso la modifica degli articoli 1791 e 1792 del D.Lgs. 90/2010, trasformando la paga giornaliera del militare in ferma in un trattamento parametrizzato.
Questa misura consentirebbe di:
- Eliminare la disparità economica e previdenziale tra il Comparto Difesa e il Comparto Sicurezza.
- Ridurre la migrazione del personale militare verso le Forze di Polizia, che oggi risultano economicamente più attrattive.
- Incentivare il reclutamento nell’Esercito, garantendo un afflusso costante di personale motivato e qualificato.
Ad oggi, numerosi militari in ferma volontaria impiegati nelle Forze Speciali, pur non essendo contrattualizzati, affrontano corsi di formazione di circa 24 mesi, conseguendo brevetti da incursore, acquisitore e Ranger. Tuttavia, nonostante abbiano gli stessi compiti e vengano impiegati negli stessi contesti operativi del personale in Servizio Permanente Effettivo (S.P.E.), non percepiscono alcuna indennità supplementare, come quella prevista per gli incursori.
L’Esercito, infatti, non riesce a coprire se non in minima parte i posti disponibili per le Forze Speciali, poiché i candidati potenzialmente idonei preferiscono concorrere direttamente per le Forze di Polizia, che garantiscono un trattamento economico più equo già dall’incorporamento.
Non si comprendono le motivazioni di questa disparità di trattamento economico e previdenziale tra i due comparti, a meno che non si continui a pensare che l’Esercito sia ancora composto da militari di leva, istituto ormai sospeso da decenni. Inoltre essendo con un contratto a tempo determinato come lo sono i carabinieri e finanzieri effettivi a ferma quadriennale, non sono destinatari di 13^ mensilità e ne tantomeno della ritenuta TFS che dovranno riscattare una volta in spe a titolo oneroso per pre-ruolo.
Confidiamo nella sensibilità del Ministro della Difesa e nell’impegno delle autorità competenti affinché si trovi una soluzione concreta a questa annosa problematica. Garantire turni di recupero psicofisico adeguati, un giusto riconoscimento economico e pari dignità ai Volontari in Ferma Prefissata è un dovere nei confronti di chi serve la Nazione con sacrificio e dedizione.
SOSTIENI USMIA E DAI FORZA ALLA NOSTRA BATTAGLIA!
Se sei un volontario dell’Esercito, tesserati con noi e aiutaci a ottenere maggiore rappresentatività. Unisciti alla nostra missione per il riconoscimento dei tuoi diritti.
Iscriviti ora al seguente link https://usmia.it/iscrizione-usmia-esercito/
Roma 31 gennaio 2025
La Segreteria