Roma, 22 ago 2019 – SI TRATTA IN QUESTO CASO DI UNA SORTA DI COMPENSAZIONE DEL “FESI” CHE NON GLI SPETTA PIU’. INFATTI CON IL TRANSITO NELLA DIRIGENZA, A SEGUITO DEL RIORDINO CARRIERE DEL 2017, IL FESI NON SPETTA PIU’ AI MAGGIORI E TENENTI COLONNELLI E GRADI CORRISPONDENTI DELLE FORZE ARMATE (Per i Carabinieri esiste un altro decreto a parte). Ecco quindi che l’introduzione dell’art. 1826-bis, comma 2, del D,LGS, 15.3.2010 NR. 66 ha aperto la strada a vari compensi per i dirigenti, che di volta in volta si rendono necessari. IN QUESTO CASO SPECIFICO LA MOTIVAZIONE TROVATA E’ LA SEGUENTE: “Il compenso di cui all’articolo 1 spetta al personale militare ivi indicato (maggiori e tenenti colonnelli e gradi corrispondenti) che nell’ambito dei programmi complessi di approntamento dello strumento militare a garanzia della sicurezza internazionale e della difesa del Paese, ha svolto funzioni connesse alla realizzazione degli obiettivi strategici delle Forze annate e dell’amministrazione della Difesa” (vedere bene il decreto in questione).
Il Decreto 6.8.2019 quindi detta i “criteri per l’attribuzione, le modalità applicative e le misure per riconoscere, a Maggiori e Tenenti Colonnelli e gradi corrispondenti delle Forze armate, specifici compensi di funzione per l’anno 2018, adottato ai sensi dell’articolo 1826-bis, comma 2, del decreto legislativo 15 marzo 2010, nr 66, recante il Codice dell’ordinamento militare (COM)”.
Per percepirlo ci sono alcuni paletti ed esclusioni, abbastanza restrittive. La cifra non e’ alta, si parla di 55 e 60 euro lordi al mese; dipende dal grado posseduto. E non sono cumulabili con alcune indennita’ percepite durante l’anno.
Il decreto integrale Ministro Difesa 6.8.2019 lo puoi visionare cliccando qui >>>
…il governo non c’è più ma le cose necessarie giustamente devono andare avanti….costi quel che costi!
Vergogna piove sul bagnato….
Fai L Accademia pure tu