Roma, 27 ago 2019 – Il punto. UN CONTE BIS? ENTRO QUESTA SETTIMANA DOVREBBE NASCERE UN NUOVO GOVERNO M5S + PD ED ALTRI, SULLE CENERI DEL PRECEDENTE M5S + LEGA. Tutto questo e’ stato possibile grazie ai probabili calcoli sbagliati dei vertici della Lega, presi dalla smania dei voti alla luce dei risultati delle elezioni Europee. Una abbaglio colossale PER UN POLITICO DI LUNGO CORSO che ha spinto la Lega a staccare prematuramente la spina al Governo, nella speranza che votando subito avrebbe incassato i voti “promessi” dagli Italiani. Ma cosi’ non e’ stato, perche’ l’Italia e’ una Repubblica Parlamentare e tutto si svolge nel perimetro dei numeri Parlamentari (seggi) ricevuti alle ultime elezioni nel 2018. E il Presidente della Repubblica e’ il garante. La Costituzione prevede che gli Italiani votino ogni 5 anni. Un voto anticipato e’ giustificato solo se non si trovano in Parlamento altri numeri di maggioranza per formare un nuovo Governo. E cosi’ e’ stato spesso anche nel passato. Probabilmente il leader della lega era forte anche del fatto che la sinistra sembrava non potersi mai alleare con il M5S. Ma la forza della politica e’ quella di sapersi riposizionare e fare cose impossibili. E sembra che ci siano riusciti. Gli interessi sono molti.
Probabilmente e’ stata una grave sottovalutazione della Lega che nel tempo potrebbe pagare questa scelta di staccare la spina in modo molto pesante in termini di consenso. Stare all’opposizione non si ha la stessa “vetrina” espositiva di quando si e’ al Governo. Tutto cambia, tutto si silenzia e la gente si stanca. Ne sa qualcosa RENZI che prese circa il 40 per cento alle Europee del 2014 e poi perse tutto cio’ che un politico poteva perdere.
GLI INTERESSI PER FARE UN NUOVO GOVERNO SONO PIU’ FORTI DI QUELLI DI UN VOTO ANTICIPATO. E VEDIAMO IL PERCHE’.
1. Se si votasse oggi la Lega insieme alla destra sembra avere la meglio. Ecco quindi che l’opposizione preferisce sicuramente evitare le votazioni proprio per il fatto di fare sgonfiare nel tempo la Lega e sperare di avere poi un ritorno elettorale positivo.
2. Renzi oggi non vuole votare. Lo ha detto al Senato. Probabilmente non vuole votare perche’ oggi lui e’ forte di quei Deputati e Senatori eletti e messi in lista durante la sua segreteria nel PD (anno 2018). Se si vota, il nuovo Segretario del PD Zingaretti dovra’ fare le nuove liste e Renzi non avrebbe piu’ il suo attuale potere numerico. Infatti si dice che esistono due PD, uno in Parlamento vicino a Renzi, e l’altro fuori dal Parlamento vicino a Zingaretti. Il tempo puo’ giocare cosi’ a favore dell’ex Segretario Renzi, e aprirgli altre strade future. Zingaretti sembra non avere altre scelte, oltre al senso di responsabilita’ verso il Paese e verso i suoi elettori, è attualmente ancora imbrigliato in un PD a doppio comando.
3. I Deputati e Senatori passati al Gruppo Misto difficilmente saranno rieletti tutti quanti. Quindi hanno gia’ detto che sosterranno un nuovo governo.
4. Tra due anni si elegge il nuovo Presidente della Repubblica, e una nuova maggioranza chee governera’ in qquel periodo se ne prendera’ la paternita’, eleggendo un Presidente piu’ gradito, anziche’ espressione di altri partiti.
5. L’opposizione si accreditera’ positivamente verso quell’elettorato oggi innervosito dalle leggi sulla sicurezza e il respingimento di massa dei clandestini, e ne giovera’ sicuramente in termini di consenso. Anche il Papa e i Cattolici hanno contestato ripetutamente Salvini e le sue leggi. Quindi evitare che Salvini vada al governo puo’ fare risorgere la sinistra agli occhi dei sui elettori e non solo.
Alla fine tutti hanno un interesse al NON VOTO. E proseguire questa legislatura fino alla scadenza naturale. Possibile che l’unico a NON AVERLO CAPITO sia stato SALVINI E LA SUA LEGA?