OMICIDIO VOGHERA, URGE RIVEDERE NORME SU ARMI A PRIVATI – TISSONE (SILP CGIL) “RIDURRE AL MINIMO RILASCIO LICENZE PER DETENZIONE ARMI”

Roma, 23 lug 2021 –  Le morti causate dai legali detentori sono di circa tre volte superiori agli omicidi commessi dalla criminalità in Italia – “L’episodio di Voghera è surreale, la magistratura dovrà chiarire tutti gli aspetti del caso. Di certo la legittima difesa accidentale non è un’ipotesi contemplata dal nostro ordinamento giudiziario. In ogni caso bisogna ridurre al minimo il rilascio di licenze per detenzione di armi anche per quanto riguarda la difesa personale”.

Così Daniele Tissone, segretario generale del SILP Cgil, commenta all’Adnkronos il caso dell’assessore della Lega, Massimo Adriatici, che martedì sera a Voghera ha sparato uccidendo un 39enne marocchino, precisando che “le morti causate dai legali detentori di armi sono di circa tre volte superiori agli omicidi commessi dalla criminalità organizzata e non nel nostro Paese”.

LA POSIZIONE DEL SILP CGIL SU L’HUFFINGTON POST – In Italia uccide più chi detiene un’arma legalmente che la mafia – CONTINUA A LEGGERE>>>>>

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One thought on “OMICIDIO VOGHERA, URGE RIVEDERE NORME SU ARMI A PRIVATI – TISSONE (SILP CGIL) “RIDURRE AL MINIMO RILASCIO LICENZE PER DETENZIONE ARMI””

  1. Quando un assessore alla sicurezza di Voghera, leghista, gira con la pistola e uccide, in uno scenario ancora tutto da chiarire, un irregolare marocchino, è un piatto fin troppo ricco per non buttarcisi a capofitto. Le dichiarazioni, oltre che per l’ormai consueta superficialità con la quale si affronta il tema delle armi (ricordiamo dichiarazioni altrettanto grette all’indomani dei fatti di Ardea), partono anche per la tendenza ormai consolidata a partire da un singolo fatto di cronaca (ancora, lo si ribadisce, del tutto da chiarire) per criminalizzare “senza se e senza ma”, un’ intera categoria.
    Qui vanno fatte innanzi tutto due considerazioni: la prima è che le pistole, come i coltelli, i picconi (ricordate vero?), e qualsiasi altra arma propria o impropria non hanno colpa. Non ci risulta che vengano processate né tantomeno condannate. Sono eventualmente le persone ad avere colpa e saranno quindi le persone a doversi assumere le proprie responsabilità di fronte alla giustizia. Vi rimando a verificare in % sul TOTALE degli omicidi commessi annualmente in italia quanti sono quelli commessi con le armi legalmente detenute dall’omicida (con sentenza definitiva ovviamente).
    La seconda considerazione è che non si può fare a meno di constatare come partendo da un singolo, specifico caso che riguarda un soggetto autorizzato (ammesso che lo sia) a portare addosso l’arma, per invocare che a tutti i soggetti portatori di armi in Italia (circa 15 mila cittadini, senza contare le guardie giurate) l’arma sia tolta. Quindi? La logica qual è? Che nel momento in cui un migrante delinque non si può generalizzare né criminalizzare una intera categoria, ma nel momento in cui a delinquere (ammesso che di questo si tratti, la Costituzione parla di presunzione di innocenza, ma anche in questo caso pare si sia già superata la Cassazione…) è un cittadino autorizzato a portare un’arma, bisogna cancellare automaticamente e immediatamente una categoria di cittadini? Complimenti.

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