
“In questi giorni nel Paese c’è una emergenza in atto, incendi boschivi, che stà impegnando considerevolmente e in modo rischioso i Vigili del Fuoco, che sono sottodimensionati da sempre e come più volte rimarcato manca una seria prevenzione del territorio.
Queste donne e uomini che rappresentano lo Stato in tutti i territori, oramai aspettano da diversi anni delle risposte chiare sul proprio ruolo e sulle proprie condizioni stipendiali, ecco perché esultare sull’aumento retributivo del 4,26%, al pari di quanto previsto per gli altri operatori del comparto non è corretto, in quanto lo stipendio dei Vigili del Fuoco è inferiore agli altri da tantissimi anni, e raggiungere l’adeguamento salariale in una tornata contrattuale , come qualcuno vuol far credere non è semplice ” – continua Cordella – inoltre oltre la parte economica, bisogna intervenire sulle condizioni lavorative del personale, pensare ad interventi importanti sulla salute e sicurezza dei Vigili del Fuoco, perché sta diventando un lavoro con diversi rischi, inserendo nel contratto la nomina ed elezione degli RLS (Rappresentanti Lavoratori per la Sicurezza), strumento di garanzia del lavoratore”
“Altro punto è la valorizzazione del personale, argomento tanto caro al Ministro Brunetta, che non è stato trattato e pure, sono convinti in tanti, che bisogna investire sulla professionalità e valorizzazione dei Vigili del Fuoco compreso l’intervento di una seria politica di prevenzione del territorio anche in chiave di innovazione legate alla transizione ecologica” conclude Cordella.