Roma, 12 ago 2021 – Ha estratto la sua pistola detenuta regolarmente per difesa personale, ha mirato verso l’amstaff che stava aggredendo la figlia e l’ha colpito. Per il cane, un esemplare di quasi un anno, non c’è stato nulla da fare ed è morto qualche ora più tardi. Il protagonista? Un ufficiale della guardia costiera e l’episodio risalirebbe alla scorsa settimana. L’uomo si è “autodenunciato” presentandosi spontaneamente dai carabinieri per raccontare quanto era accaduto.
I militari stanno eseguendo alcune verifiche e la procura sta svolgendo gli accertamenti essendo partito il colpo di arma da fuoco. Proprio i carabinieri hanno ricostruito le fasi concitate dell’aggressione, che per altro non sarebbe la prima di quell’amstaff che qualche giorno prima avrebbe attaccato anche la madre dell’ufficiale: l’uomo stava andando in garage con la figlia piccola quando il molossoide che non era legato ed era senza museruola, è corso verso la bambina.
A quel punto è stata estratta la pistola e i colpi l’hanno raggiunto alle gambe. Portato d’urgenza in una clinica veterinaria, l’animale è stato abbattuto per le lesioni troppo gravi che l’avevano paralizzato agli arti. I proprietari dell’animale nei mesi scorsi erano stati più volte richiamati da alcuni residenti in quanto il cane scorrazzava nel quartiere senza guinzaglio.
I padroni sui social si sono difesi spiegando che i colpi sarebbero stati sparati nella loro proprietà: «Non è vero che il cane lo stava aggredendo. Si era totalmente disinteressato alla persona ed è stato colpito alla spalla quindi è impossibile che fosse in posizione di attacco». Al momento non risultano indagati o denunciati ma i carabinieri stanno continuando le indagini per chiarire tutte le sfaccettature della vicenda (FONTE>>>>>).