Usmia augura Buon Ferragosto a tutti gli uomini e donne in divisa

Roma, 15 ago 2021 – Usmia vuole augurare Buon Ferragosto a tutti gli uomini e donne in divisa ed alle loro famiglie. Siamo consapevoli che questa festività sarà diversa dal solito, e non solo perché funestata dai terribili roghi che distruggono il nostro patrimonio naturale, ma perché siamo ancora in lotta contro il Covid 19.

Usmia invita tutti gli associati e le loro famiglie a continuare ad utilizzare i dispositivi di protezione individuale ed il distanziamento, ed, in assenza di controindicazioni mediche, a vaccinarsi.

Nonostante le campagne di disinformazione ed i falsi allarmismi, i vaccini sono l’unica arma a tutela della salute e la prossima immissione sul mercato di ulteriori vaccini proteici consentirà di ampliare la libera scelta di ciascuno di noi , confidando di fugare dubbi e timori in chi è ancora riluttante a vaccinarsi. Nonostante gli indubbi progressi nel campo, non possiamo esimerci però da una riflessione: la recente imposizione dei green pass, anche nelle caserme, in assenza di una presa di posizione del Ministero della difesa e del Governo genera dubbi e confusione.

Da un lato un Dpcm, ancora da confermare con legge, che impone il Green Pass, e dall’altro un generico invito al vaccino in assenza di obbligo vaccinale. Da un lato un divieto all’ingresso in mense di servizio senza green pass e dall’altro la disapplicazione del buono pasto quando il militare sia impossibilitato ad usufruire della mensa.

Da questi messaggi contrastanti ne derivano incertezze e confusione e, naturalmente, un danno ai colleghi in divisa che in un tale periodo di difficoltà continuano ad adoperarsi a servizio della collettività. In assenza di obbligo vaccinale per il comparto Difesa ed Interno, l’istituzione del green pass non può risolversi in uno strumento punitivo per quanti non possano vaccinarsi, o semplicemente abbiano scelto di rimandare il vaccino di qualche mese, come la legge consente.

Il militare non ancora vaccinato non può trovarsi nella situazione di essere obbligato a mantenersi in forma, ma essere interdetto da piscine e palestre, di essere inviato in missione in altra sede, ma di non poter salire su un mezzo pubblico lunga percorrenza. Tali prescrizioni inibiscono lo svolgimento completo dei doveri del militare senza avere come contropartita una reale e concreta tutela della salute pubblica.

Usmia chiede quindi azioni concrete ai vertici della Difesa e del Governo al fine di tutelare il personale in divisa e di appoggiare al contempo la campagna vaccinale, prevedendo quindi, o una reale libertà di scelta di vaccinarsi, o di istituire l’obbligo vaccinale, evidenziando che il permanere di un’atteggiamento equivoco di obbligo mascherato aumenta dubbi e diffidenza nella popolazione con l’unico risultato di danneggiare la credibilità dell’efficacia dei vaccini.

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