Roma, 1 set 2021 – ALLA FINE LO SMART WORKING – SOTTO LO STATO – CREA DISAGI TRA CHI LO FA E CHI NON LO FA, AGEVOLANDO I SOLITI PRIVILEGIATI. E’ una opportunita’ per il solo lavoratore. Quindi e’ meglio toglierlo a tutti e lavorare sodo in presenza.
Il ministro BRUNETTA: «Crescita più alta con il lavoro in presenza». Ma serve un correttivo alle norme sul Green Pass. Dubbi tra i sindacati: «Il lavoro agile è un’opportunità».
Stop allo smart working. Almeno nella pubblica amministrazione. Il piano del ministro Renato Brunetta inizia a prendere forma: «E’ stata una grande intuizione – ha detto il ministro -, ma il Paese sta crescendo al 6% e quindi occorrerà che prima parta la scuola e, se parte la scuola, io son convinto che riparte il Paese e riparte il nostro futuro, perché riparte la cultura delle comunità, che è fatta di reimpostazione della famiglia, con i bambini che vanno a scuola, i genitori che vanno al lavoro e ci si ritrova appunto in casa, in famiglia».
Se quindi le aziende private cercano di capire come tornare alla vita pre covid all’insegna di accordi ibridi tra presenza in ufficio e lavoro agile, il ministro della Pa ha in mente un percorso che riporti tutti i dipendenti sul posto di lavoro, convinto che possa aiutare la ripresa del Paese. L’articolo completo continua qui >>>
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Quali sono i problemi tra chi lo ha e chi non lo ha? E chi sarebbe il personale che non lo ha?
Si ma il contratto quanto bisogna attendere ancora visto che tra pochi mesi ne scadrà un altro.
Brunetta ha ceduto hai sindacati….
Tranquilli continuate che vi voteremo……lo smart working ha fatto crescere la P.A ….ciao Brunetta
Pensasse a rinnovare il contratto per 30€ in più al mese sono passati quasi tre anni