Roma, 29 nov 2021 – CERTO NOI EUROPEI SIAMO FAMOSI PER FARCI DEL MALE DA SOLI. E’ difficile trovare un concittadino straniero o extracomunitario e anche di religione diversa lamentarsi delle nostre feste, e del nostro natale; loro hanno le loro feste, i loro nomi, e nessuno di noi si permette di criticarli, anzi, gli si permette di professare la loro religione, di aprire le loro chiese, di frequentare le scuole, di curarsi e di lavorare, insomma hanno giustamente gli stessi nostri diritti, ecc.;
Invece noi facciamo del tutto e da soli per farci del male, da Europei. O da Italiani, quando a chiedere di togliere il crocifisso dalle scuole e’ uno di noi, e non i nostri amici extracomunitari o cittadini di religione diversa. La nostra debolezza e’ la loro forza.
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Se ce lo avessero raccontato e non lo avessimo letto nero su bianco in una comunicazione ufficiale della Commissione europea, non ci avremmo creduto perché i contenuti delle nuove linee guida per una «comunicazione inclusiva» hanno dell’incredibile. In un documento per circolazione interna di cui Il Giornale è entrato in possesso in esclusiva intitolato #UnionOfEquality. European Commission Guidelines for Inclusive Communication, vengono indicati i criteri da adottare per i dipendenti della Commissione nella comunicazione esterna ed interna. Come scrive nella premessa il Commissario per l’uguaglianza Helena Dalli «dobbiamo sempre offrire una comunicazione inclusiva, garantendo così che tutti siano apprezzati e riconosciuti in tutto il nostro materiale indipendentemente dal sesso, razza o origine etnica, religione o credo, disabilità, età o orientamento sessuale».
Per farlo la Commissione europea indica una serie di regole… L’ARTICOLO CONTINUA SU ILGIORNALE.IT, CLICCA QUI >>>
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Vogliamo ricordare anche quando qualche patriota permise a Gheddafi di montare le sue tende, di predicare e divulgare il Corano alle nostre donne?
«dobbiamo sempre offrire una comunicazione inclusiva, garantendo così che tutti siano apprezzati e riconosciuti in tutto il nostro materiale indipendentemente dal sesso, razza o origine etnica, religione o credo, disabilità, età o orientamento sessuale»
Art. 3 Costituzione (italiana)
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
“di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” viene omesso apposta, che sennò renderebbe politicamente scorretto, dunque censurabile e financo perseguibile, la discriminazione siringati/non-siringati, pro-*/no-* etc a fondamento del GP e di quanto ci gira intorno.
Avete applaudito al lockdown, alla benedizione siringale, alla discriminazione e persecuzione tesserata? ecco, giù anche questa e muti. Che è sempre per il tuo bene comune, lo chiede, anzi pretende, esige l’Europa dei popoli (extra europei).
Applausi!!!😅😅😅