Pronta una Tessera europea di sicurezza sociale entro il 2022

Roma, 1 dic 2021 – STATI EUROPEI E CITTADINI SEMPRE PIU’ INTERCONNESSI E DIGITALI. Ogni cittadino sara’ dotato di una tessera dalla quale si potra’ accedere alla sua situazione contributiva e assicurativa. Aiutera’ anche per facilitare l’assunzione al lavoro e combattere anche il lavoro nero. Cosi’ ci dicono. Ma sulla tessera di sicurezza sociale europea si potra’ caricare anche altro?  Anche il green pass era nato per la libera circolazione dei cittadini in europa (per controllare l’emergenza sanitaria-pandemica), ma poi ogni stato l’ha adattata alle proprie esigenze per restringere e comprimere alcuni diritti, la circolazione, l’accesso al lavoro, l’accesso ai mezzi pubblici, e altre cose della vita sociale.


QUESTA L’INFO DATA DAL PORTALE UFFICIALE di europarl.europa.eu

Per ridurre il carico amministrativo sui lavoratori mobili, il PE chiede alla Commissione una proposta legislativa per la tessera europea di sicurezza sociale prima della fine del 2022.

In una risoluzione adottata giovedì, i deputati esortano la Commissione europea ad accelerare le proposte per una tessera europea di sicurezza sociale (ESSP – European Social Security Pass), per facilitare la portabilità dei diritti di sicurezza sociale per i lavoratori mobili.

L’ESSP permetterebbe la verifica in tempo reale della situazione assicurativa e contributiva dei lavoratori mobili da parte delle autorità nazionali competenti dello Stato membro in cui intendono lavorare. Inoltre, aiuterebbe a combattere la frode sociale e il lavoro sommerso e consentirebbe ai lavoratori di tracciare e richiedere più agevolmente i loro contributi e prestazioni di sicurezza sociale.

Il testo è stato approvato con 598 voti favorevoli, 59contrari e 38 astensioni.


Rispetto della diversità
L’iniziativa ESSP dovrebbe portare chiari benefici a tutte le parti interessate: lavoratori mobili, imprese, datori di lavoro, sindacati e autorità nazionali. Dovrebbe proteggere i diritti dei lavoratori e rendere le procedure amministrative scorrevoli ed efficienti in termini di tempo. Allo stesso tempo, dovrebbe rispettare la diversità dei sistemi nazionali di sicurezza sociale e non costituire un requisito per poter esercitare la libera circolazione.


Privacy

Secondo i deputati, qualsiasi scambio di informazioni attraverso l’ESSP dovrebbe essere guidato dal rigoroso rispetto delle norme dell’UE sulla protezione dei dati personali. Inoltre, i dati relativi alla sicurezza sociale e personali dovrebbero essere resi disponibili soltanto alla persona e alle autorità nazionali competenti interessate e non dovrebbero essere condivisi per altre finalità diverse dall’applicazione delle norme dell’UE in materia di sicurezza sociale.


Una e-ID europea

L’attuale progetto pilota per la tessera europea di sicurezza sociale include solo le informazioni sulla copertura di sicurezza sociale dei lavoratori mobili. I deputati vogliono che l’ESSP sia esteso ad altre aree del diritto del lavoro UE come l’assicurazione sanitaria e le pensioni e che completi l’e-ID europea e le altre iniziative UE per digitalizzare la sicurezza sociale.


Contesto

Dal 2014, il Parlamento europeo ha invitato più volte la Commissione a introdurre una proposta legislativa per un numero europeo di sicurezza sociale, al fine di creare uno strumento digitale a livello UE per il coordinamento della sicurezza sociale. Nel suo piano d’azione sul pilastro europeo dei diritti sociali, la Commissione ha annunciato l’avvio di un progetto pilota per una tessera europea di sicurezza sociale.

europarl.europa.eu

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