Roma, 15 gen 2022 – Matteo Salvini, giorni fa è tornato a chiedere l’obbligo del servizio militare. Lo fa spesso. Almeno una volta all’anno, e ogni motivazione è buona. Un fattaccio a opera di una gang giovanile. I militari in strada durante il lockdown. Agosto 2021. Marzo 2020. Aprile 2019. Più che una fissazione. Una ricorrenza.
Nel 2018, in campagna elettorale, il leghista chiede la reintroduzione della naja (abolita nel 2004 con il voto del Carroccio) “contro il terrorismo” e l’impegno del Parlamento: “meglio che battagliare per la liberalizzazione della cannabis”.
Nel 2019, da ministro dell’Interno, vuole tutti i ragazzi un anno “con gli Alpini”. Idea “romantica”, ma non praticabile, secondo gli stessi militari che preferiscono il professionismo attuale alla leva grottesca e costosa del passato.