Roma, 17 gen 2022 – Chissà se la Corte dei conti si interesserà al fatto che il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri e la sua giunta defenestrano generali dell’Esercito, pagati mille euro al mese per ricoprire ruoli da dirigenti per far spazio a qualche super funzionario da 140mila euro lordi all’anno.
L’accordo per l’impiego delle divise al Comune della Capitale era stato voluto dall’ex ministro della Difesa, Elisabetta Trenta e poi confermato dall’attuale, Lorenzo Guerini. La Raggi aveva preso cinque generali.
La purga di Gualtieri è stata facilitata dal fatto che tre degli uomini con le stellette, stimati dal personale capitolino, hanno lasciato da poco gli incarichi per raggiunti limiti di età.
Uno, Giovanni Calcara, ha collaborato alla complessa realizzazione del progetto Smart City di Roma e un altro, Giuseppe Morabito, come direttore della Protezione Civile aveva la gestione di migliaia di volontari durante le fasi critiche della pandemia e non sarebbe stato facile metterli alla porta senza suscitare scandalo anche per un sindaco appena insediato.
L’ultimo a essere stato defenestrato è stato il generale Fernando Falco, per 42 anni nella branca logistico amministrativa dell’Esercito. Per dirla tutto uno della stessa stoffa del generale Francesco Paolo Figliuolo, che ha dimostrato di saper gestire la crisi pandemica con doti innate.
Comunque basta con questa ausiliaria.
L’ausiliaria e’ una risolsa compensativa della pensione, che a causa delle nuove norme di conteggio, si va via con meno soldi dei colleghi usciti col vecchio sistema. oggi si lavora di piu’ ma si guadagna nella pensione poi
Ogni tanto è bello riascoltare le favole