Roma, 27 gen 2022 – Roma è in grado di intervenire prontamente, come spiegano i dati forniti dall’Osservatorio Milex sulle spese militari italiane, andando anche a incrementare notevolmente la spesa attuale di circa 78 milioni di euro per il dispiegamento. Le sue forze sono concentrate soprattutto sull’unico sbocco russo nel Mediterraneo, ma i 200 Alpini sono anche di stanza nelle foreste di confine della Lettonia.
Truppe di terra, ma soprattutto aerei e navi da guerra. Sono queste le risorse militari che l’Italia è pronta a far intervenire in caso di un’escalation militare al confine tra Russia e Ucraina. Dai Typhoon attualmente in Romania, alla fregata ‘Margottin’ nel Mar Nero, fino ai carri armati presenti in Lettonia, Roma è già in grado di fare la sua parte in caso di un conflitto legato a un’invasione di terra da parte dei soldati di Vladimir Putin, come spiegano i dati forniti dall’Osservatorio Milex sulle spese militari italiane, andando anche a incrementare notevolmente lo stanziamento attuale di circa 78 milioni di euro per il dispiegamento.
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