Condannato il sindaco che fa «giustiziare» la mucca da un tiratore scelto della Guardia di Finanza

Roma, 9 feb 2022 – Condannato per uccisione di animali il sindaco che fa “giustiziare” una mucca da un tiratore scelto della Guardia di Finanza, per vendere la carne e rimpinguare così le casse comunali.

Al finanziere il primo cittadino aveva detto che la bestia era pericolosa per la popolazione, a quel punto il militare si era messo a disposizione «per senso civico» e aveva freddato il bovino con un colpo alla testa, pur in assenza di qualunque autorizzazione della Asl competente.

La Cassazione (sentenza 3758) conferma la condanna del sindaco per il reato previsto dall’articolo 544-bis del Codice penale, che scatta quando l’animale viene ucciso con crudeltà o, comunque senza necessità, e dunque in assenza di una minaccia concreta a attuale. Per i giudici è questo il caso. Non c’erano stati testimoni in grado di poter incastrare la povera mucca alle sue responsabilità, mentre tutto deponeva contro il ricorrente, quanto allo scopo dell’esecuzione.

La Suprema corte ricostruisce il fattaccio. Il sindaco aveva cercato con urgenza il tiratore scelto e lo aveva informato del fatto che in campagna vagavano liberi tre bovini uno dei quali, quello senza marca auricolare, era estremamente pericoloso, per cui era necessario abbatterlo.

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