“Taser strumento di tortura”. L’attacco della consigliera dem

Roma, 1 apr 2022 – La mozione della Lega sui taser a Milano è passata contro qualche pronostico, spaccando di fatto il Partito Democratico, che sul punto presenta punti di vista molto differenti tra loro, come quello di chi continua a considerare uno storditore come uno “strumento di tortura”.

Comunque sia, oggi esulta il consigliere comunale leghista Silvia Sardone, che è la prima firmataria della proposta che interessa l’amministrazione meneghina. E questo nonostante la “pistola elettrica” continui a trovare perplessità tra una parte della maggioranza milanese.

“Ora – ha scritto la Sardone via Facebook – spetterà alla giunta valutare le modalità di avvio della sperimentazione e la successiva modifica del regolamento della polizia locale. Nel maggio 2019 la stessa maggioranza Sala – ha fatto presente – aveva bocciato l’introduzione del taser.

Oggi si sono spaccati sulla nostra proposta che è passata grazie ai voti dell’opposizione”. Il sindaco di Milano aveva insomma manifestato contrarietà, con la maggioranza che lo reggeva ai tempi, ma il partito guidato da Enrico Letta non ha in questo caso sostenuto la posizione espressa dal primo cittadino in maniera compatta. E la Lega di Matteo Salvini, con la Sardone in primis, non può che prenderne atto.

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