Roma, 4 lug 2022 – Nell’ambito di una indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, i carabinieri del Ros hanno arrestato un luogotenente dell’Arma in servizio al Reparto investigativo della Compagnia di Licata. Il militare è accusato di induzione a consegnare denaro, traffico di monete false e rivelazione di segreto d’ufficio.
Tra gli elementi a carico ci sarebbero le dichiarazioni di una avvocatessa, ritenuta tra i capi di Cosa nostra agrigentina, finita in manette in una indagine che ha svelato il suo ruolo di intermediario con boss di spicco detenuti. La donna avrebbe dichiarato ai pm che il carabiniere avrebbe chiesto 1500 euro al suo compagno, un capomafia, quando questi era ai domiciliari.
Il sottufficiale avrebbe chiuso un occhio sul comportamento del boss. Da intercettazioni emergono anche rapporti con una organizzazione di trafficanti di droga. <<<FONTE>>>