Roma, 1 feb 2023 – Il SIAM esprime stupore e sdegno per le dichiarazioni rilasciate dall’ex presidente dell’INPS, Tito Boeri, nel corso della trasmissione “Che Tempo Che Fa”.
L’ex dirigente pubblico ha pensato bene di suggerire di “tagliare le pensioni dei militari” per risanare il bilancio dello stato! Affermazioni lesive della dignità dell’intero comparto
Al fine di dare credito alla sua geniale idea, Boeri ha strumentalizzato e distorto dati e meccanismi pensionistici.
Quando parla di Esercito dimentica che questi meccanismi pensionistici da lui ritenuti privilegiati, riguardano non solo le Forze Armate ma anche Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza, ossia l’intero comparto Sicurezza e Difesa italiano: uomini e donne che quotidianamente prestano il loro servizio a difesa e nell’interesse del Paese.
Non serve stare necessariamente in guerra per giustificare le loro pensioni, per altro niente affatto straordinarie e del tutto in linea con quelle del resto del pubblico impiego, calcolate sulla base del sistema contributivo e quindi proporzionali a quanto si è versato. Senza contare che tutto il comparto Sicurezza e Difesa attende da quasi trent’anni l’avvio della Previdenza Complementare.
Boeri però dimentica di guardare nelle tasche di quegli alti dirigenti statali (suoi colleghi fino al 2019) che percepiscono stipendi da capogiro e pensioni ancora più folli, superando in alcuni casi anche e addirittura lo stipendio del Presiedente degli Stati Uniti.
È inammissibile che il servizio pubblico RAI si presti a questo genere di disinformazione a danno di coloro che svolgono una funzione strategica ed importante per il Paese.
Di fronte a queste affermazioni gratuite ci aspettiamo una presa di posizione netta a tutela del personale militare anche da parte del Ministro della Difesa e del Capo di Stato Maggiore della Difesa.
Il SIAM continuerà a svolgere la sua funzione sindacale a difesa del personale, per contrastare in tutte le sedi il diffondersi di luoghi comuni e lesivi della dignità di chi indossa la divisa.