Roma, 07 ago 2020 – Il generale Franco Angioni, comandante del contingente militare italiano della Forza Multinazionale in Libano tra il 1982 e il 1984, commenta così all’agenzia di stampa Adnkronos la terribile esplosione di Beirut:
“Non ci sono motivi di carattere politico o peggio ancora terroristico, almeno in questo caso, fermo restando che in Libano la presunzione di colpevolezza deve essere sempre presente”. Per i militari italiani impegnati nella missione Onu Unifil, “godono di ottima stima, sanno comportarsi nella maniera più adeguata in un Paese difficile come il Libano. Sono molto apprezzati e ammirati. La loro presenza sul territorio è necessaria per mantenere sotto controllo la tensione nel Mediterraneo, in Medio Oriente, per dare una mano al popolo libanese”.