Roma, 3 ott 2021 – Un passaggio di proprietà di una vettura che gli è costato un processo per falso in atto pubblico. E’ successo a un militare 37enne di Caserta che, fortunatamente, è riuscito ad essere assolto dopo il dibattimento.
Il militare dell’esercito aveva delegato un suo collega per fare un passaggio di proprietà ma sulla carta di identità era ancora indicata la vecchia residenza di Udine invece di Bologna. Sulla base del controllo, effettuato a campione della motorizzazione civile di Caserta, era stata accertata la falsa dichiarazione sulla residenza e per questo veniva indagato e poi messo sotto processo.
In aula era stato chiamato a testimoniare anche il collega, ma per evitare ulteriori problemi, la difesa, ha optato per una perizia calligrafica tesa a dimostrare l’assoluta innocenza dell’assistito. Effettivamente la perizia ha dimostrato che la firma apposta sul documento non era quella dell’imputato ed il giudice del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha disposto l’assoluzione del militare per non aver commesso il fatto (FONTE>>>>>).
Questa è la conseguenza della non sostituzione del documento di identità nel caso di cambio di residenza. Prima restituivi la carta di identità vecchia e ti veniva data una nuova con la nuova residenza così pure per la patente arrivava una striscia da incollare sulla patente e una sul libretto della macchina. Ora ti tieni quelli vecchi fino alla scadenza e se in un controllo o per qualcosa ti dimentichi di indicare la nuova residenza passi i guai. Meno carta e burocrazia per l’istituzione ma più problemi per il cittadino. Se un pubblico ufficiale mi chiede un documento, lo fornisco, loro trascrivono i dati e io firmo qualcosa o anche senza firmare nulla e non mi ricordato di dirgli che el frattempo ho cambiato residenza rispetto a quanto scritto sul documento commetto il reato di false generalità?