Roma, 31 ago 2019 – LA REGOLA VALE PER TUTTI, SIANO ESSE PERSONE CHE INDOSSANO LA DIVISA O SEMPLICI CITTADINI: LE OFFESE SONO PERSEGUITE ANCHE SE ESERCIATE SUI SOCIAL E SE SEI UN MILITARE LA PUNIZIONE PUO’ ESSERE ANCHE DOPPIA. Potrebbe pagare caro questo fatto. Vediamo cosa e’ successo e il perche’.
Il fatto. (ANSA). E’ nato un ‘caso’ nello Spezzino dopo che il capogruppo della Lega in consiglio comunale a Sarzana, E. I., di professione carabiniere, ha attaccato il presidente della Repubblica pubblicando su un social la foto di Sergio Mattarella e la scritta “traditore della patria”.
L’immagine è stata rimossa dopo poche ore, ma la polemica si era già infiammata. Prima ne ha chiesto le dimissioni la segretaria provinciale del Pd Federica Pecunia: “L’offesa da uomo delle istituzioni e delle forze dell’ordine al Presidente della Repubblica è inaccettabile”.
Il segretario di Rifondazione Comunista Sinistra Europea Maurizio Acerbo ha chiesto di licenziarlo per “vilipendio del Capo dello Stato” da un “esponente fascioleghista”. E la deputata Pd Raffaella Paita ha chiesto anche le scuse di Matteo Salvini a Mattarella per un “fatto grave e inquietante”. “E’ evidente che Mattarella non ha fatto quello che è nel suo mandato, cioè tutelare gli interessi nazionali”, ha replicato il gruppo consigliare della Lega a Sarzana. (ANSA).