CASADIRITTO: VENDITA ALLOGGI DIFESA. 30 ^ ASTA ANCHE I PALAZZINARI RIFIUTANO LE CASE DELLA DIFESA, PALAZZI INVENDUTI IN BLOCCO E A SALDO

Roma, 26 giu 2021 – VENDITA ALLOGGI DIFESA. Uno studio accurato di CASADIRITTO che vuole essere valorizzato. Sembra incredibile ma è vero. Facciamo conoscere l’argomento di questa inchiesta sulle vendite, e soprattutto sul suo fallimento che rischia di passare inosservato, sul quale nessun sito può o vuole parlare. Un caro saluto Sergio Boncioli. (Vedi anche i 4 file che si allegano in PDF a fondo articolo).

LO STUDIO DI CASADIRITTO.
Le cosiddette “ vendite” un colossale fallimento per le famiglie dei militari, ma ora fallisce anche la vendita anche ai “ palazzinari”

Da circa 10 anni, dopo l’applicazione  del Decreto vendite firmato da “Fratel “   Ignazio LA RUSSA in  stretta  collaborazione con “ Fratel “ Guido CROSETTO, a suo tempo rispettivamente Ministro della Difesa e sottosegretario alla Difesa del Governo Berlusconi, continuano ad imperversare  tra Via XX Settembre, Notariato.It e la Direzione Generale degli Immobili di Palazzo Marina, valangate di Generali, colonnelli e plotoni di personale Interforze, diciamo un centinaio di  persone tra i vari livelli,  che a modo loro, studiano, impacchettano, spacchettano, scorporano, valutano i prezzi e bollettini OMI, , degli immobili di tutta Italia, 3.020 circa, naturalmente il tutto sotto l’osservanza al Vangelo secondo Fratel La Russa, leggasi SMD di quei tempi. Anche se in qualche occasione, come durante il periodo nel quale il Generale Michele Caccamo è stato Responsabile, e ha esercitato la sua funzione con capacità e buon senso, anche allora i tentativi andavano a cozzare contro l’impermeabile stratificazione di norme errate costituite dal Decreto vendite. Quello che è straordinario è che tutto continua  nell’avvicendarsi  di greche, e laute pensioni d’oro, mentre l’obiettivo primario, quello delle vendite e del recepimento delle risorse oltrechè quello sociale verso i militari e pensionati, continua nel fallimento senza che intervenga in qualche modo un “ giudice fallimentare” magari della Procura Militare e qualche scienziato contabile della Corte dei Conti, con potere decisionale ,  che non si limiti ai soliti lamenti in sede della Relazione di consuntivo sul Bilancio della Difesa  dell’anno precedente.  che ne attesti l’incapacità. E’ bene ricordare sempre che se un immobile non viene comprato per una valutazione esosa e soprattutto errata, l’utente che sta dentro deve andarsene. Una sicurezza di sfratto

TENTATIVI DI FARLI RINSAVIRE

Davanti a prezzi assurdi, sono intervenuti tentativi da parte di utenti, di proporre alla Difesa manifestazione d’interesse, proponendo un prezzo più rispondente a quelli del mercato privato, nelle stesse condizioni di mantenimento. Ma anche in questo caso “ nisba” nessuno ha risposto alle proposte provenienti per esempio da Rimini ( Aeronautica) e da Trieste (Esercito) E’ interessante sapere che nella prima lettera inviata agli aventi diritto, dalla Direzione Generale Lavori del Demanio,  i prezzi risultavano maggiorati del 100% rispetto a quelli contrattati presso privati nella stessa zona e per questo rimasti ormai inoptati da ormai sette anni. Ora gli utenti hanno fatto proposta di manifestazione d’interesse scontrandosi contro l’ottusità di un Decreto:

30^ ASTA, VENGHINO, SIGNORI, VENGHINO…ALLA FIERA DEL NORD EST

Ora hanno escogitato un asta  nella fiera ( o meglio sulla bancarella) del mattone. Dal banchetto l’imbonitore lancia allettanti inviti : ora a voi palazzinari vi do tre alloggi al costo di uno è la sostanza dell’invito, purchè compriate tutto il “cucuzzaro”. Parafrasando un vecchi motivo  molto struggente di Angelo Branduardi ( Alla Fiera dell’Est) Questa si potrebbe chiamare “ Alla fiera del Nord Est. Visto che tutti quasi tutti i palazzi in vendita sono ubicati nel nord est. Ma i potenziali acquirenti , per essendo avvezzi al maneggio del mattone anche in forme spericolate e smaliziate,  solitamente disincantati ed abituati a questo genere di acquisti, , chiamati da alcuni i pescicani immobiliari, secondo quanto risulta  dall’esito della 30^ asta, qwuel tipo di vendite a palazzi interi, non hanno trovato l’agognato successo. Palazzi di 31 alloggi come nel Comune di Udine, di 12  appartamenti in una intera palazzina di Brescia, di 8 appartamenti in un palazzo di Precenicco, sempre a Udine, di 8 appartamenti nel Comune di Pordenone e così via. Benchè svenduti ad un prezzo che a mala pena coprirebbe il costo dell’area intera su cui sorgono, forse anche perché rigorosamente non accatastati e senza le necessarie opere di urbanizzazione, sono stati respinti al mittente  con sberleffo. In definitiva sono stati venduti tre  palazzine su dieci, malgrado l’insolita procedura d’asta  solitamente usata nei fallimenti o per cessata attività.

Morale: perfino i più smaliziati personaggi che pullulano la fauna dell’edilizia, ci tengono di stare alla larga da quella roba li. (le case della Difesa) Proponiamo che la prossima volta un asta super speciale sia riservata ai  collezionisti cimeli di alloggi fatiscenti e  antichi , cercatori di feticci una volta militari, nostalgici e frequentatori di mercatini la domenica. Il mercato delle pulci. Tipo Piazza delle Erbe di Padova. Appunto, la fiera dl nord est-

L’ANALISI

In allegato, dopo un lungo periodo dovuto a cause di forza maggiore tuttora in essere, riprendiamo l’analisi delle vendite caso per caso, unico sito, CASADIRITTO, in grado di addentrarsi nella materia. L’analisi oggettiva e più evidente è costituita dalla lettura attenta dei dati che riportiamo in allegato. Ma prendiamo in esame alcuni casi.

29^ ASTA IL CASO DI S. GIORGIO A CREMANO

Spicca, tra gli altri, che nelle vendita cosiddette “ tradizionali” nella 29^ Asta, di una intera palazzina ma per alloggi singoli, sito in una zona posta nell’interland napoletano, a S. Giorgio A Cremano,  dei 10 alloggi posti in vendita nessuno è stato venduto. Ne nella prima fase, ne nella seconda. Ci dicono nostri corrispondenti locali, che fino a non molto tempo fa, quelle case erano tutte abitate. Prima ancora erano adibiti ad Uffici poi dismessi e adattati alla meglio ad alloggi. Poi qualcuno al Comando mise in giro la favola della inabitabilità, e da allora con le buone o con le cattive la Palazzina ora è stata messa all’asta con i risultati che abbiamo visto. Un fulgido esempio di conduzione manageriale con tanto di buttafuori. Sempre nella 29^ Asta  la percentuale di vendita nelle varie località è stata del 31,81%.

RIEPILOGO GENERALE

Dall’inizio delle vendite dei complessivi 3.980 lotti ( case) ripetuti anche iù volte,  nei 30 esperimenti d’asta totali finora svolti,  sono stati venduti 526 alloggi all’asta pari al 13,21%.  Ricordiamo sempre fino alla noia che quasi tutti gli alloggi messi all’asta, corrispondono ad altrettanti alloggi di personale sfrattato.

 CHE FARE ORA?

Vista l’aria che tira sarebbe meglio dire che si potrebbe fare. La Difesa ora, nel prendere atto della situazione, dovrebbe getare alle ortiche quel Decreto del 15 maggio 2010, La Russa, specialmente se ci saranno altre vendite con Difesa Servizi., all’infuori dei vecchi elenchi del 2012 di n. 3.020 alloggi. Spengere quel computer ormai inaffidabile riaccendere e resettarlo  , riprogrammandolo con nuovi programmi. I responsabili di questo disastro ormai fanno altre cose, ma i danni noi ancora li subiamo oggi. Un personaggio, quello rubicondo e gioioso,  Fratel Guido Crosetto da Asti   si è dato alla vendita di armi e sistemi di arma con indubbio successo come raccontano le cronache. . L’altro, Fratel Ignazio La Russa, siciliano ma milanese d’adozione   quello ringhioso si accontenta di mostrare i denti e continua a gironzolare tra una compiacente TV e l’altra. L’esempio della 30^ asta è talmente emblematico che forse aiuterà l’attuale “ governance” di SMD. Si abbia dunque il coraggio di chiudere con il passato e di farla finita con il Decreto del 15 maggio 2010, come del Secreto del 16 marzo 2011, sua diretta appendice.  Decreti nati “ interna corporis” , forti proprio per questo, e si chiuda una volta per tutte  con gli anni bui per tante famiglie ma anche per la parte della Difesa, compresi naturalmente i Presidenti delle Commissioni Difesa C amera e Senato e loro componenti, ai quali invieremo  questo articolo sarà fatto recapitare per posta. Lo scopo è quello di  analizzare bene i dati che riportiamo in allegato e trarne le debite conclusioni. E’ di questo che confidiamo.

A tal proposito rivolgiamo un ringraziamento al Gruppo di Lavoro CASADIRITTO, Osservatorio Vendite, che dalla 1^ asta in poi sta seguendo minuziosamente passo per passo con capacità e precisione, la vicenda.

NOTA. Consigliamo a chi vuole approfondire in maniera seria i dati riportati negli allegati, di avvalersi di un PC e non di limitarsi ad una lettura superficiale per quanto utile, sul proprio smartphone. Lo sforzo profuso ed il lavoro stesso ne risulterebbe svilito.

Roma li 25 giugno 2021                             

IL COORDINATORE NAZIONALE CASADIRITTO
Sergio Boncioli


Allegati:

Riepilogo 29^ Asta, clicca qui >>>
Riepilogo 30^ Asta, clicca qui >>>
Riepilogo Generale di tutte le 30 aste, clicca qui >>>
Catalogo delle vendite futuribili, clicca qui >>>

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14 thoughts on “CASADIRITTO: VENDITA ALLOGGI DIFESA. 30 ^ ASTA ANCHE I PALAZZINARI RIFIUTANO LE CASE DELLA DIFESA, PALAZZI INVENDUTI IN BLOCCO E A SALDO”

  1. Se la cantano e se la suonano, ma gli alloggi purtroppo sono della Difesa e non degli occupanti o sfrattati …oramai.
    Quindi laDifesa ne fa cio che ritiene e se fosse in me demolirei il tutto e ricostruiirei solo per il personale in Servizio attivo, che una volta in congedo devono mollare l’osso e darlo a chi rimane a mano a mano.

  2. Fuori dagli alloggi tutti i sine titulo e dentro solo chi in servizio con le stellette lo richiede, Gli alloggi non assegnati vanno Restituiti al Demanio che provvedera’ alla loro Alienazione o demolizione. Alle varie associazioni o ai singoli non deve interessare della pubblica utilita’ o del fine contabile dello Stato.

  3. Il Ministero della Difesa non e’ adatto per propria vocazione alla gestione degli immobili affidati. La prova sono le migliaia di abitazioni lasciate disabitate devastate dall’usura del tempo e anche per mancanza di fondi non possono essere recuperate e renderle disponibili per coloro che ne necessitano. Gli immobili occupati dai cosiddetti sine titulo devono essere proposti in vendita agli stessi che hanno tutto l’interesse all’acquisto invece, quest’ultimi non possono manifestare il proprio interesse ne partecipare all’eventuale bando gara per l’acquisizione. Con i proventi derivanti dagli affitti/vendita degli appartamenti dei sine titulo bisogna operare in un ottica di costruzione di nuovi immobili in regioni dove la presenza di militare e le richieste sono piu’ pressanti. Gli immobili messi a gara sono tutti nella regione nord-est del Paese dove oramai i reparti sono numericamente pochi. Solo cosi’ si puo’ evitare lo scontro generazionale che peraltro non conoscendo la problematica a fondo formulano giudizi superficiali.

  4. Beati a voi , i sine titulo alla fine si ritrovano l’immobile con acquisto vantaggioso a discapito di chi magari, in servizio ne ha bisogno e non puo’ comperare. Niente da fare una volta in pensione gli alloggi vanno lasciati e se vanno in malora…pace….ne costruiranno altri tanto i soldi lo Stato se vuole li trova e in piu’ lavoreranno le ditte e guadagneranno pure.

  5. E’ veramente da far cadere le braccia il contenuto dei primi commenti, ma non è colpa loro. Se passa la disinformazione voluta e comandata dagli Organi che poi ne sono i responsabili del disastro, , poi si scivola nel qualunquismo e del chi se ne frega. Di chi è la colpa se non quella delle gerarchie dei militari che hanno interesse nel mantenere disinformato e in qualche modo ” ignorante del problema” il personale che viene sapientemente addomesticato e reso acritico., IL Cocer poi ha le sue gravi colpe. Un codiale saluto Sergio Boncioli

  6. Noto con immenso dispiacere e disgusto i commenti precedenti. Penso almeno lo spero che non ci siano persone così cattive ma soggetti che hanno subito il lavaggio del cervello da poteri diversi. La vostra soluzione non porta a nessun risultato. Solo mandare per strada famiglie.. alcune bisogniose.. che comunque non godono di nessun privilegio anzi pagano un canone maggiorato grazie al Decreto del 2010 La Russa/ Crossetto.E’ vero che ci sono aspiranti di alloggi ma ci sono piu’ alloggi vuoti da assegnare che richiedenti. Pertanto invito le persone prima a informarsi di tutto cio’ accaduto in questi anni, e pensare prima di parlare solo per la soddisfazione di gettar veleno. Non certo per la soluzione del problema… ANZI.

  7. TROPPO FACILE si fa chiamare ma mi sembra un po più complicato.Il meglio del mazzo è quello che dice” tanto lo Stato i soldi li trova”. Anche per te li ha trovati, ( mi verrebbe da dire purtroppo) per luce e gas sono gli aumenti della luce e del gas molti miliardi li dovranno pagare tutti, anche la mia famiglia, non so la tua, per l’aumento del gas e della luce. Con il tuo senso civico non andremo lontano. Spero che tu sia un coso raro ma ne dubito.

  8. Quello che avevo previsto si è puntualmente verificato. Il commento di “troppo facile” e’ la prova di chi non conosce la materia e per una sorta di rancore personale preferisce radere a suolo piuttosto che ricavare fondi dalla vendita. Il nostro amico non si rende conto che un alloggio lasciato libero da un sine titulo non viene messo a disposizione per altri ma spesso per mancanza di fondi per renderlo nuovamente abitabile, rimane sfitto per un numero imprecisato di anni fino a renderlo inutilizzabile (sono migliaia gli alloggi in queste condizioni) Vorrei rendere noto al nostro amico che i sine titulo non sono solo i militari collocati in quiescenza ma famiglie che hanno al loro interno portatori di handicap, divorziati e separati con figli minori (tutte catagorie che sono “protette” e’ quindi non possono essere buttate per strada). Preciso inoltre che tutti pagano l’affitto calcolato sulla base dell’osservatorio immobiliare e non sempre sono a buon mercato. Nessuno vuole regali ne elemosinare ma acquistare potrebbe essere una soluzione e con i proventi ricavare i fondi per costruire altri alloggi oppure creare una sorte di indennità per coloro che non “godono” di questa agevolazione. Ma forse troppo utopistico la maggioranza ragione di pancia è pensa solo ad odiare senza ragionare in una prospettiva piu’ ampia che va oltre il proprio naso.

  9. i tanti CANZONARI, CHIARO e TROPPO FACILE forse non sanno che la Difesa con i soldi dei SIne Titulo doveva e dovrebbe costruire nuovi alloggi per il personale TUTTO. Forse non sono a conoscenza che il personale Sine Titulo provvede a proprie spese alla manutenzione straordinaria dovuta all’amministrazione. forse non sanno o non vogliono sapere (perchè sotto lo schiaffo del potere ufficiale) ci sono alloggi vuoti che l’amministrazione deve o dovrebbe rendere abitativi, ma non ci sono i fondi. i fondi invece ci sono perchè proveniente dai Sine Titulo i quali pagano il canone di mercato secondo quanto stabilito dall’OMI. i fondi, circa 30 milioni di euro, sono destinati a ricoprire gli straordinari degli ufficiali, rendere le abitazioni dei Generali più confortevoli per le signore moglie generalesse, magari per cambiare la vasca da bagno esistente con una jacuzzi. forse informarsi sarebbe utile invece di sputare veleno su colleghi che nel bene o nel male usufruiscono di alloggi che la Difesa ha lasciato nell’abbandono totale. caro CANZONIERI mi auguro che tu possa farne parte dei Sine Titulo e solo allora capirai come ci si sente ad essere trattati dopo tanti anni di servizio. ma tu sei fortunato, forse hai avuto la possibilità, come tanti, ad essere inviato in missione in Afganistan o in Iraq a fare nulla e a percepire quei soldi per comprati una casa. come tanti hai perorato una causa non tua e che invece perorare la causa di tuoi colleghi in difficoltà non ti interessa perchè non te ne viene niente in tasca. Mercenario al soldo dei Capi.

  10. Sine Titulo – Difesa: Alloggi si Alloggi no
    Visti i tempi attuali , non è tollerabile che delle persone, specie se disinformate, assumano atteggiamenti di grave intolleranza nei confronti di altre. I senza titolo pagano un cospicuo affitto per mantenere l’alloggio in cui vivono contribuendo a far si che il patrimonio abitativo della Difesa possa beneficiare di manutenzioni di vario genere. Ci sono inoltre migliaia di alloggi sfitti che non vengono assegnati, a che e a chi giova, continuare sempre a considerare i sine titulo come unici colpevoli ???

  11. parere disinteressato: ma quanto hai preso e che cosa ti hanno promesso per essere cosi’ bestiale? ma se fai questo lavoro, vuol dire che vali poco- LA NOSTRA FUNZIONE è QUELLA DI AIUTARE LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA E TU LE AUMENTI. non conosci vergogna e non ha scrupoli

  12. Resto basito di alcuni interventi..Boncioli non si curi di loro. Diceva il GRANDE TOTO’…. “L’ IGNORANZA E’ UNA PATOLOGIA CHE COLPISCE MOLTE PERSONE. I SINTOMI SONO LA CATTIVERIA, LA PRESUNZIONE, L’ INVIDIA E LA CATTIVA EDUCAZIONE.

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